Roma 7 Aprile 1926:
l’irlandese Violet Gibson spara a Benito Mussolini ferendolo al naso.
L’attentato avrebbe potuto cambiare la storia italiana, ma non fu così,
fermò soltanto per qualche ora la baldanza del duce.
L’arte del romanzo, unita a un faticoso lavoro di ricerca negli archivi
di Stato, ci suggerisce ora irresistibilmente una storia più segreta:
quella di Epifanio Pennetta - un ostinato investigatore innamorato di una
donna misteriosa e inaffidabile - che si mette sulle tracce di una
straniera in possesso di un passaporto falso e di una rivoltella che non
doveva avere.
E’ un’inchiesta testarda quella del commissario Pennetta, convinto che
quell’indagine non sia affatto una perdita di tempo come ritengono i
suoi superiori. Forse è in atto un folle progetto di tagliare la strada
al fascismo che, assorbita la crisi del delitto Matteotti, naviga a gonfie
vele. A settant'anni dai fatti, Lucio Trevisan, rispolvera gli atti
processuali e propone interrogativi tuttaltro che risolti, rimettendo in
campo un'ipotesi alternativa ed inquietante, che l'attentato sia stato il
lucido tentativo di tagliare la strada al fascismo, eliminandone il capo
carismatico.
Per dare corpo a questa ipotesi, l'autore si avvale di documenti inediti
sul processo Gibson, selezionati attraverso un lungo lavoro presso gli
Archivi centrali dello Stato.
Superblues Mondadori
ISBN 88-04-45784-8
del novembre 1998