Il mostro di Roma

Il primo serial killer italiano per il commissario Pennetta

Se i desideri fossero cavalli, tirerebbero i carri funebri dei nostri più cari amici e dei nostri parenti più stretti. Tutti gli uomini in fondo sono assassini.
Theodore Reik

Roma anni Trenta. Il commissario Pennetta è un uomo libero, che non si accontenta delle verità prefabbricate dal regime. Così, quando la città viene atterrita dai delitti del mostro che ha mas­sacrato alcune bambine, le sue indagini si scon­trano con la volontà del Duce di trovare un as­sassino a ogni costo. Il capro espiatorio si chia­ma Girolimoni: è un fotografo specializzato in soggetti pornografici, che vive di espedienti e piccole truffe. Queste gli hanno permesso il lusso di un'automobile, un privilegio concesso a pochi nel Ventennio. È un individuo sgradevole, ma per Pennetta questo non basta a condannare un uomo. La verità che il commissario intende dimo­strare è invece un'altra, molto più scomoda...

 

Giallo Mondadori
N° 2768
ISSN 1120-5083 del febbraio 2002