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EFFETTO SERRA CONSEGUENZE |
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Previsioni L'IPCC ha esaminato diversi scenari riguardanti le variazioni delle emissioni di gas serra nel corso del prossimo secolo , lo scenario medio assume le proiezioni delle Nazioni Unite per la crescita della popolazione , un continuo aumento dell'uso del carbone (il maggior emettitore di CO2 tra i combustibili fossili) , sviluppi solo modesti dell'uso delle fonti energetiche pulite e rinnovabili e una limitazione graduale delle emissioni del 30%. In queste condizioni si prevede il raddoppio della CO2 nell'atmosfera entro la fine del prossimo secolo .Vi sono poi gli aspetti di feedback , cioè cambiamenti provocati dall'aumento della temperatura che causano essi stessi aumento di temperatura , l'insieme di tutto questo porta a prevedere aumenti medi di temperatura di 2-3 °C con vaste zone , come quella comprendente il nord Africa ,l'Asia occidentale e centrale , l'Europa e gli Stati Uniti con aumenti di 4 -5°C e tutta l'area sub Artica con aumenti di 5- 10 °C . Principali fattori di feedback : ghiaccio e neve che riflettono la luce del sole raffreddando il pianeta , aumentandone lo scioglimento si scopre più terra e mare che assorbendo così più raggi solari si scalda provocando un ulteriore scioglimento di ghiaccio e neve .Inoltre le temperature più alte intensificheranno sia l'evaporazione sia la capacità dell'atmosfera di trattenere più vapore acqueo che essendo un potente gas serra incrementerà ulteriormente la temperatura .L'effetto dell'aumento delle nubi non è ancora chiarito , infatti riflettono parte delle radiazioni solari nello spazio , però creano anche una copertura che trattiene il calore con un effetto di riscaldamento soprattutto notturno .Le foreste rappresentano uno dei maggiori depositi di carbonio, tale funzione potrebbe essere scardinata (vedi pag. deforestazione) e una gran quantità di carbonio potrebbe passare da queste all'atmosfera sotto forma di CO2 . L'interazione di tutti questi fattori è di difficile previsione rendendo ancora più inquietante la definizione delle reali conseguenze ,così mentre il clima cambia velocemente è sempre più probabile che si verifichino sorprese e cambiamenti improvvisi ed inaspettati .L'IPCC ritiene che fra le manifestazioni inaspettate dobbiamo annoverare un consistente scioglimento della calotta di ghiaccio dell'Antartide che potrebbe causare un rapido innalzamento dei livelli del mare in tutto il mondo , potrebbe anche verificarsi un cambiamento delle correnti oceaniche profonde , il così detto "nastro trasportatore" (corrente del golfo) che attualmente mantiene nel Nord Atlantico ed in parte dell'Europa temperature più elevate di alcuni gradi , se ciò dovesse verificarsi si avrebbe come incredibile effetto un immediato abbassamento della temperatura in queste zone . Risulta così evidente che cambiamenti anche relativamente modesti delle temperature medie globali possono innescare mutamenti regionali ben più drammatici. Lo scenario medio dell'IPCC prevede un innalzamento del livello del mare di circa un metro , localmente però potrà essere anche solo di 30-50 cm oppure di 2-3 metri a causa delle differenze regionali di distribuzione del calore e dei cambiamenti nella circolazione oceanica . Tutte le catastrofi che risulteranno da questi cambiamenti riguardano comunque uno scenario medio , se poi non si riuscirà a ridurre del 30% le emissioni o se gli effetti feedback risulteranno superiori al previsto la situazione potrà essere molto peggiore. |
Le foreste----------------NASA incendio Queesland I vegetali sono molto sensibili ai cambiamenti climatici perché molte specie sono caratterizzate da nicchie ecologiche con ambiti di tolleranza rispetto alla temperatura molto ristretti , un aumento di 1 °C sarebbe sufficiente ad eliminare molte specie che dovrebbero migrare o soccombere , solo che la velocità di cambiamento climatico in molte aeree sarà tale che potrebbe provocarne l'estinzione .Così mentre i modelli più semplici indicano che le foreste tropicali si espanderanno è probabile che la realtà sarà molto diversa , l'aumento di temperatura previsto per il prossimo secolo potrebbe far spostare le zone climatiche tipiche delle latitudini medie di 160-640 km verso il polo ,uno spostamento troppo veloce per le foreste , di conseguenza come afferma l'IPCC alcuni tipi di foreste potrebbero sparire del tutto .In alcune zone delle latitudini temperate ad esempio negli Stati Uniti si potranno verificare forti siccità che favoriranno gli incendi forestali e la proliferazione di insetti nocivi , anche ai tropici l'aumento di temperatura e soprattutto le variazioni nella piovosità indurranno forti rischi nella sopravvivenza delle foreste .Le strategie adottate finora per proteggere la biodiversità ne aumenteranno la vulnerabilità , infatti buona parte della biodiversità del pianeta viene protetta all'interno di parchi nazionali o riserve che con lo spostamento delle zone climatiche si trasformeranno in trappole in cui ecosistemi unici , in molte di queste aree si estingueranno . |
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Praterie e pascoli In particolare le praterie africane , che negli ultimi 25 anni sono state teatro delle siccità e carestie più gravi , in futuro saranno probabilmente colpite da analoghi fenomeni con portata sempre maggiore , con il conseguente degrado ed una accelerazione della desertificazione . La desertificazione si trasformerebbe in fenomeno irreversibile se l'ambiente diverrà più arido e la terra subirà un processo di degrado causato dall'erosione e dalla compattazione del suolo. Nelle pampas sudamericane l'IPCC prevede che i raccolti e la produzione potrebbero scendere drasticamente .In tutto il mondo le condizioni dei pascoli peggioreranno , aumenterà il contenuto di carbonio nell'erba a scapito dell'azoto diminuendone il valore nutritivo per gli animali e favorendo lo sviluppo di specie legnose , tendenza già in atto in tutte le praterie . |
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I deserti I modelli climatici indicano che i deserti diventeranno ancora più caldi , la pioggia quando arriverà , si presenterà sotto forma di violenti temporali e provocherà inondazioni e fenomeni erosivi , quindi la sopravvivenza di animali e piante che già vivono in condizioni limite sarà gravemente minacciata .
NASA Lago salato di Lop Nur Cina settentrionale |
Le montagne Se in pianura le specie devono migrare di circa 150 Km verso nord per neutralizzare l’aumento di 1 °C , in montagna basta salire di 150-200 metri di quota per avere lo stesso effetto , i fianchi delle montagne sono caratterizzati da un’ampia variabilità di habitat e di nicchie climatiche che si sviluppano una accanto all’altra , si verificherà quindi uno spostamento verso l’alto delle specie proporzionale all’aumento locale della temperatura . Con un aumento di 4°C avremo spostamenti verso l’alto di 600-800 metri con la conseguenza che le specie endemiche delle cime saranno a grave rischi di estinzione e visto che le montagne alle quote maggiori hanno superfici più limitate rispetto alle quote inferiori , le popolazioni delle specie che si rifugeranno verso l’alto saranno destinate a diminuire . |
I ghiacci
L'aumento di temperatura porterà allo scioglimento dei ghiacci e del permafrost e ridurrà la copertura nevosa invernale in vaste aree del pianeta , l'impatto sullo scioglimento stagionale delle nevi e sulla portata dei fiumi avrà conseguenze sull'ambiente e sull'uso del suolo in aree ancora più vaste , danneggiando numerose attività umane , dall'agricoltura alla produzione di energia idroelettrica. L'IPCC indica che i cambiamenti nella criosfera saranno la più rapida e drammatica manifestazione dei mutamenti climatici . Entro il 2100 potrebbero sparire da un terzo alla metà dei ghiacciai di montagna , ridursi del 70% la durata del manto nevoso nelle Grandi Pianure degli Stati Uniti , lo scioglimento del 16% del permafrost entro il 2050 e la sua scomparsa nell'Europa Settentrionale . Sempre per tale data l'intera costa artica rimarrebbe libera dai ghiacci per cinque mesi all'anno , permettendone lo sviluppo economico .
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Laghi fiumi e zone umide--------NASA delta del Pò IL ciclo idrologico sarà più veloce perché le temperature più elevate aumenteranno l'evaporazione aumentando le piogge , pioverà di più soprattutto nelle regioni costiere , mentre nelle regioni più interne , specialmente ai tropici, le piogge diminuiranno. Gli ecosistemi di acqua dolce verranno colpiti anche dall'aumento della temperatura , negli Stati Uniti ad esempio l'aumento anche di soli 2 °C delle acque fredde dei fiumi ridurrebbe di un quarto gli habitat riducendo la quantità e le specie di pesci .Cambiamenti anche modesti del regime delle piogge determinano generalmente una forte variabilità del flusso favorendo inondazioni di portata inusuale che fra l'altro scavando i letti dei fiumi impoveriscono la biomassa per lunghi periodi. Le zone umide occupavano il 5% della superficie terrestre , di cui la metà sono già state fatte sparire per estrarne torba o con opere di bonifica , con l'aumento dell'evaporazione diminuiranno ulteriormente . Con un aumento di 3-4 °C l'85% delle zone umide dell'Europa meridionale scomparirebbe e le grandi foreste paludose del Borneo rimarrebbero asciutte per alcuni periodi dell'anno ; favorendo gli incendi della torba che hanno già distrutto milioni di ettari di foresta negli ultimi anni , spargendo una coltre di fumo per migliaia di chilometri. Particolarmente gravi sarebbero gli effetti nella tundra e nelle regioni artiche , dove gli strati di permafrost impediscono il drenaggio del terreno , se questi si sciogliessero vaste aree di torba si seccherebbero e l'attuale copertura di abete nero , sfagno e licheni sarebbe sostituita dall'erba. |
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Le zone costiere e le piccole isole Le conseguenze di un innalzamento del livello del mare , dell'aumento della violenza delle tempeste sarebbero gravissime in queste zone , già oggi 50 milioni di persone sono soggette alle inondazioni provocate da tempeste e diventerebbero molte di più se il livello del mare si alzasse anche solo di 1 metro . Studi recenti indicano che il 17% del Bangladesh potrebbe sparire mettendo a rischio 70 milioni di persone , altrettante in Cina .In tutto il mondo l'innalzamento delle acque determinerà il ritiro della linea costiera (il 70% dei litorali è già in contrazione) mettendo in pericolo le dune sabbiose , le lagune costiere e la loro fauna .L'aumento di temperatura aumenterà il rischi di invasione di specie esotiche con conseguenze che talvolta potranno essere catastrofiche . Le barriere coralline sono a grave rischio , fra l'altro pur coprendo solo l'1% della superficie del pianeta contengono circa il 4-5% delle specie , alcune ricerche mostrano che le barriere coralline se sono in buono stato possono crescere mantenendo il passo con l'innalzamento delle acque ; dato che la temperatura ideale per la loro crescita si aggira tra i 25-28 °C sono molto sensibili ad aumenti della temperatura dell'acqua . Le temperature eccezionalmente calde registrate nei mari tropicali negli ultimi anni hanno causato un vasto fenomeno di "sbiancamento" dei coralli che se le condizioni persistono potrebbero portare alla loro morte . Gli atolli rappresentano secondo la definizione dell'IPCC "un ambiente tra i più sensibili alle variazioni climatiche a lungo termine e all'innalzamento del livello del mare". |
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Gli oceani IL riscaldamento del globo aumenterà la temperatura delle acque marine , specialmente vicino alla superficie , e modificherà le correnti oceaniche , le onde e la salinità ; anche i cambiamenti che si verificheranno sulle terre emerse influiranno sulle modificazioni negli oceani , soprattutto nelle aree costiere dove la quantità e la qualità della portata dei fiumi cambierà drasticamente , così la geografia degli ecosistemi marini subirà profondi cambiamenti , con la conseguenza del collasso di alcune zone di pesca e l'esplosione di altre a seconda di particolari eventi climatici e oceanografici locali .Nessuno sa come le correnti di risalita , che portano le sostanze nutrienti alla superficie risponderanno ai mutamenti climatici , ma si teme che il riscaldamento del pianeta possa indebolire la circolazione oceanica in generale , con una fortissima riduzione delle sostanze nutrienti che risalgono in superficie , la velocità del cambiamento sarà un fattore cruciale . Entro 50 anni afferma l'IPCC , le variazioni climatiche potrebbero diventare più importanti della pesca eccessiva come minaccia per le risorse ittiche , sarà comunque difficile distinguere i due fattori dal momento che avanzano insieme , ad esempio il crollo della pesca del merluzzo al largo delle coste del Canada è stato causato dal combinarsi dello stress ambientale e della pesca eccessiva . |
L'agricoltura Le ricerche condotte fino ad oggi mostrano che nel complesso si avranno effetti moderati sulla produzione agricola mondiale , grazie anche all'effetto fertilizzante di una maggiore concentrazione di CO2 nell'atmosfera ; però le variazioni regionali dei mutamenti climatici produrranno sostanziali variazioni locali nei raccolti che saranno più a rischio nelle aree tropicali e subtropicali proprio dove vivono i popoli più poveri del mondo . Ai fini della valutazione del rischio di fame , malnutrizione e carestie è più importante la disponibilità locale di alimenti che la produzione mondiale , inoltre molto dipenderà dalla capacità degli agricoltori di adattarsi al cambiamento e alla crescente incertezza del clima , tutto questo potrebbe rivelarsi un peso insostenibile per i paesi in via di sviluppo situati nelle aree più critiche . __________________NASA Victoria Australia |
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Industria e infrastrutture Questi sistemi soprattutto se ben strutturati dovrebbero essere più resistenti ai mutamenti climatici , considerando poi che vengono regolarmente rinnovati , potranno essere adattati ai cambiamenti , tuttavia come indica il rapporto , le infrastrutture che hanno una vita lunga , come ponti , dighe e costruzioni su coste basse sono sensibili a variazioni rapide ed all'aumento della frequenza e dell'intensità di manifestazioni climatiche estreme. NASA Baia di Tokyo |
La salute I cambiamenti climatici eserciteranno un'influenza molto vasta e dannosa sulla salute dell'uomo , con consistenti perdite di vite ; nelle città , anche comprese in zone temperate , ondate di calore più lunghe e più intense causeranno la morte di migliaia di persone per problemi di cuore e di respirazione . Con l'aumento delle temperature , alcune forme di inquinamento , i pollini , le spore , le muffe diventeranno più pericolosi ; manifestazioni climatiche estese come gli uragani , uccideranno e feriranno , anche contaminando l'acqua potabile e infliggendo seri danni psicologici . In molte aree la penuria di cibo e di acqua causerà malattie e carestie .L'attuale clima già più caldo e talvolta anche più umido sta favorendo la diffusione di alcune malattie infettive come la malaria , le febbri emorragiche , la febbre gialla e l'oncocercosi al di là delle regioni dove erano endemiche ,tendenza destinata purtroppo ad intensificarsi , entro in 2100 il 60% della popolazione mondiale vivrà in zone potenzialmente malariche , compresi gli abitanti di alcune zone temperate .Gli sbalzi di pressione destinati ad intensificarsi causa l'aumento della variabilità influenzano il sistema neurovegetativo e neuroendocrino con alcune spiacevoli conseguenze : aumento della sensibilità al dolore soprattutto per chi soffre di reumatismi , dolori muscolari o ha subito fratture ossee ; possono influire anche sulla psiche con cambiamenti di umore e comportamento carenza di concentrazione ed irritabilità ,ansia e depressione. |
Note conclusive Quando si parla dell'effetto serra si pensa ad un fenomeno che riguarderà le generazioni future e che comunque se il clima cambia , in alcune zone si starà anche meglio di adesso ; l'IPCC ci dice invece che il cambiamento è già fortemente in atto e che si intensificherà , inoltre rispetto alle attività umane (e alla sopravvivenza di intere specie) il clima si deteriorerà progressivamente con effetti catastrofici in vaste aree del pianeta . La maggior parte delle persone che hanno letto queste righe fra 30 anni sarà ancora viva e si troverà ad affrontare ormai già anziane un mondo molto più difficile , dobbiamo fare uno sforzo personale per favorire concretamente tutto quanto ci potrà aiutare a cambiare strada . |