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ECOLOGIA DEL TERRENO

LA FAUNA DEL TERRENO

La macrofauna è composta da animali di dimensioni superiori ai 10 millimetri , rappresentati soprattutto da mammiferi , anellidi ed insetti . Tra i primi ricordiamo i roditori , sempre dannosi alle colture e le talpe dannose alle radici ma anche utili in quanto insettivore . Gli anellidi ed in particolare i lombrichi esercitano un importante effetto positivo sulle caratteristiche del terreno . La loro azione di costante rimescolamento ed arieggiamento del suolo , accompagnata dall'interramento e dalla parziale digestione di materiali organici , favorisce anche l'attacco da parte dei microrganismi che vengono inoltre trasportati e diffusi dai lombrichi . Non pochi degli insetti del terreno sono sicuramente dannosi in quanto fitofagi , alcuni invece , come gli stafilinidi sono predatori dei fitofagi ; altri ancora come i collemboli e gli insetti sociali ( formiche e termiti) , molti ditteri e coleotteri hanno un importante ruolo nell'interramento e disgregazione dei residui organici .

La microfauna è caratterizzata da dimensioni inferiori a 0,1 millimetri ed è composta essenzialmente da protozoi , organismi unicellulari che utilizzano la sostanza organica o più spesso vivono a spese di batteri e funghi , svolgendo perciò un'importante effetto limitatore .

La mesofauna è composta da animali di dimensioni comprese tra 0,1 e 1 millimetro , tra cui particolarmente i collemboli , abbiamo poi gli aracnidi (ragni ed acari) che svolgono azioni analoghe a quelle degli insetti . I nematodi sono spesso parassiti delle piante coltivate , ma ve ne sono numerosissime specie che si nutrono dei materiali in decomposizione , favorendone così l'evoluzione , oppure vivono a carico della microflora , contribuendo a mantenerne l'equilibrio .

LA FLORA DEL TERRENO

La microflora costituisce la parte più cospicua della biomassa del terreno, sia per quantità che per funzioni biologiche svolte , infatti in un grammo di terreno sono presenti da un milione a 10 e più miliardi di batteri che sono organismi unicellulari talora raggruppati in colonie . La classificazione nutrizionale permette di distinguerne tre grandi gruppi in funzione della fonte di energia utilizzata : i fotoautotrofi in grado di derivare l'energia dalla luce , tramite la clorofilla , analogamente alle piante superiori ; i chmioautotrofi traggono l'energia da reazioni di trasformazione (ossidazione) di sostanze inorganiche (zolfo, ammoniaca, nitriti, ferro e manganese ) ; gli eterotrofi , i più numerosi , vivono nutrendosi della sostanza organica del terreno , che decompongono con produzione di energia .Altro importante componente della microflora sono i funghi la cui azione è fondamentale per la degradazione di molti materiali organici ed in particolare della lignina ; spesso si associano alle radici formando le micorizze che estendono sia la superficie assorbente che le capacità nutrizionali delle piante . Gli attinomiceti , microrganismi intermedi tra batteri e funghi hanno in generale una buona attività di degradazione di particolari molecole organiche difficilmente attaccabili (es. amminoacidi) , inoltre svolgono un notevole ruolo nella produzione di sostanze vitaminiche, antibiotiche, ormoniche ed ormonosimili . Le alghe , presenti soprattutto sulla superficie del terreno , formano sostanza organica e fissano l'azoto .Classificabili tra la microflora, i virus , sono talora patogeni per le colture , ma più spesso fattori di limitazione ed equilibrio per gli altri microrganismi . La macroflora è rappresentata essenzialmente dalle radici delle pinte superiori e dai licheni , importanti soprattutto nei terreni in formazione o poco evoluti .

CATENA ALIMENTARE

Solitamente il primo attacco alla sostanza organica che arriva al terreno , viene esercitato dalla macrofauna che la disgrega , la umidifica e la porta in profondità , la meso e microfauna continuano nell'attività , contemporaneamente e di seguito intervengono i diversi gruppi di batteri , funghi ed attinomiceti che si nutrono delle specifiche molecole . Come abbiamo visto , la fauna e la flora del terreno sono poi predate o parassitizzate dai vari componenti specifici presenti in ogni gruppo . L'aggiunta di sostanza organica da quindi il via ad un'esplosione di vita , il cui processo all'inizio è lento ma accelera bruscamente con la rapidissima crescita della microflora , e cala repentinamente col venire meno delle condizioni favorevoli . I diversi ceppi di microrganismi sono infatti estremamente specializzati sia per quanto riguarda le fonti alimentari che le condizioni ambientali e di conseguenza in caso di crisi muoiono o passano a stadi di vita latente . Evento frequentissimo , favorito anche dalla loro scarsa mobilità che non gli permette di raggiungere le zone di terreno dove potrebbero continuare a svilupparsi .