Notabili,nobili e pirati...
Testa di Guerriero  Si discute da tempo sulla capigliatura della testa rappresentata   in uno dei simboli del disco di Festo,
 
 e si sono trovate somiglianze con le capigliature dei cosidetti "Popoli del Mare", cosi come vengono rappresentate nei disegni di Medinet Habu (Luxor).Si sono collegati questi a vari popoli che avrebbero composto queste bande di pirati,che nel XII secolo a.C. misero a sacco tutto il Medio Oriente,da Troia all'Egitto e forse anche la Grecia,provocando cosi' la fine di molte civilta' ,come quella degli Ittiti.
Medinet Habu
..ma non portano la stessa acconciatura i "notabili" raffigurati sulle barche negli affreschi di Thera?
Passeggeri a bordo
Nocchiero
soldati
In un' altra parte dell' affresco, dei soldati, all' interno della citta', sembrano avere la stessa acconciatura di capelli.
Una
visione piu' completa dell' affresco della Flotta da Tera, Akrotiri on Thera, molto interessante anche per diversi altri particolari della vita delle isole dell' Egeo nel XVII sec. a.C. e' disponibile presso il Sito della University of Oklahoma. 
Affascinante l'ipotesi che l'immagine sia la rappresentazione di un episodio della guerra di Troia (nel XVII sec a.C...!), o forse, piuttosto, di un "progetto" di invasione. Questo oltre l' interpretazione piu' immediata dell' affresco come una rappresentazione della capitale dell' isola di Tera prima della sua distruzione per l'eruzione del vulcano nel 1628 a.C.
Chi sono gli uomini raffigurati nelle barche? Minoici, Ambasciatori stranieri, commercianti..? In ogni caso, in un particolare dello stesso affresco, nell' immagine in alto a destra, dove vengono rappresentati dei rematori, la foggia della capigliatura sembra uguale, con in piu' la aggiunta di un "codino", cosa che molto si addice ad uomini di mare, e in piu sembra escludere la possibilita' che, per lo meno in questo caso, si trattasse di un' immagine, anche molto sintetica, di un "elmo". Altra domanda e' quella se tutti gli uomini che appaiono nell' affresco con questo taglio di capelli appartengano allo stesso gruppo (etnico..?). Cronologicamente esiste un divario di almeno quattro secoli tra le due situazioni storiche: Tera, isola delle Cicladi, venne sconvolta da un' eruzione vulcanica intorno al XVII secolo avanti Cristo (1625 a.C.? vedi nota) mentre le invasioni dei Popoli del Mare avvennero intorno al XII secolo e il Disco di Festo non ha per il momento una datazione, pero' si puo' pensare che, essendo quella foggia di capigliatura un' indicazione etnica o anche di stato sociale, non sia stata soggetta in quel lasso di tempo a cambiamenti.Tutto questo, naturalmente, se la cosa ha un significato.. 
Del resto, leggendo Tucidide nella sua Storia sembra di capire come, ancora mille anni piu' tardi, la pirateria fosse una "risorsa" a cui, specialmente le isole nel Mar Egeo, erano pronte a ricorrere appena se ne presentasse la necessita' o l'opportunita'. 
Citando dal libro di L. Godart (vedi capitolo "Il Disco di Festo" in queste pagine), la descrizione che gli Egiziani fanno di queste bande di pirati da' un quadro molto differenziato: si parla di "peleset" (palestini, filistei.., che, dopo essere stati sconfitti da Ramesse III, si stabilirono in Palestina nel 1175 a.C., sopraffacendo la precedente civilta' canaanita nota2), di "tjekker" (teucri, troiani..?) e anche di "denyen" (danuna, popolazione che abitava i territori vicino alla citta' ittita di Adaniya, ma il nome e' anche simile a Danai, un' altro appellativo dei Greci in Omero e nella Mitologia). 
Infine da ricordare, anche se in un diverso contesto, gli Ahhiyawa (=Achei: cosi' erano chiamate le popolazioni di lingua greca dagli Ittiti e dagli Egizi), ad ovest delle coste dell' Asia Minore (quindi in Grecia e in particolar modo la Tebaide). Con essi gli Ittiti intrattenevano relazioni, divenute (secondo testi ufficiali ittiti recentemente scoperti e gli scavi sul campo dell' archeologo tedesco W-D. Niemeier) nel XIII secolo sempre meno amichevoli, probabilmente a causa dei rapimenti di manodopera asiatica, e al tentativo degli Achei di consolidare il possesso della colonia di Mileto, citta' minoica fino al XV secolo poi conquistata dai Micenei, uno scalo obbligato per gli scambi con l' entroterra anatolico e per le rotte commerciali con l'Egitto e la costa siro-palestinese. Questo riuscira' due secoli piu' tardi, intorno al 1000 a.C., con la fondazione delle colonie ioniche in Asia Minore. 
Si puo' quindi affermare che esistono dei ragionevoli dubbi che anche gruppi di origine egea abbiano partecipato a queste scorrerie, alleandosi a popolazioni provenienti da Oriente.

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L' Egitto.
Diverse circostanze fanno pensare ad un rapporto diretto e preferenziale (perlomeno da parte greca) tra l' Egitto e la Grecia. Prima di tutto la presenza di oggetti provenienti dall' Egitto (statue, amuleti, scarabei..) in Grecia. Poi le testimonianze di affreschi egizi con rappresentazioni di tributari, prima minoici poi micenei. E ancora: un rapporto di viaggio di una rappresentanza egizia (non si sa se commerciale o diplomatica) sotto il faraone Tuthmosis III intorno al 1440 a.C. in cui si fa riferimento a diverse localita' del Peloponneso. Infine la citazione in una tavoletta in Lineare B di un uomo di nome "Egizio" (un pastore), senza potere tuttavia determinare se il nome sia da interpretare come precisazione di una nazionalita' o piuttosto sia da intendersi come soprannome.

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Tucidide 

 
1.5.1]"..Perche' in tempi piu' antichi gli Elleni e i barbari, sia sulla costa che nelle isole, quando le comunicazioni per mare divennero piu' abituali, erano tentati a divenire dei pirati, sotto la guida degli uomini piu' abili; sia per assecondare la propria cupidigia sia per soddisfare le loro necessita'. Si gettavano su citta' non protette da mura, che consistevano per lo piu' di semplici agglomerati di villaggi, e le saccheggiavano; in effetti cio' divenne lo scopo principale della loro esistenza, non considerando ancora una tale impresa una disgrazia, ma piuttosto una sorta di merito."

Queste e altre giuste affermazioni e date, anche di altri scrittori dell' antica Grecia (cf. Platone) porrebbe tra l'altro il problema su quale background di conoscenze essi si basassero.

nota
E' una data aquisita recentemente con la dendrocronologia. Per maggiori particolari si puo' visitare il Sito di P.Kuniholm della Cornell University Thera. Per avere un' idea generale del metodo applicato, si legga la pagina principale all' indirizzo Dendrochronology

nota2
E' interessante notare che nelle citta' di Ashdod, Ashkalon, Ekron e Gaza dove si insediarono i Palestinesi gli strati successivi all' invasione sono ricchi di resti di ceramica micenea del periodo IIIC prodotta sul posto. Erano forse i Palestinesi la componente egea delle bande di pirati citati dalle fonti ittite e egizie ?


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