La nostra storia...
Il gruppo nasce il 24 marzo del '95 per dare corpo e continuità alle varie iniziative a carattere missionario che venivano svolte in parrocchia fino ad allora senza un coordinamento. E' composto da giovani (?) tra i 25 e i 35 anni, provenienti da diverse esperienze associative e di volontariato ma accomunati dall'interesse per le tematiche riguardanti i rapporti Nord-Sud del mondo e il mondo delle Missioni.
Crediamo che il nostro compito principale sia, come del resto quello di ogni cristiano, l'annuncio e la celebrazione della Parola di Dio, che si fa viva nella prassi di liberazione dalla morte e dalle strutture di peccato del nostro tempo. Da qui l'attiva partecipazione alla costruzione del Regno di Dio, di quella terra promessa dove lo zoppo potrà camminare ed il cieco vedere, dove la vedova sarà consolata ed il povero esaltato. Dove chi ha fame e sete di giustizia sarà finalmente saziato. Quindi costruzione del Regno di Dio in solidarietà e condivisione con gli esclusi della terra.
Convinti che, nella maggior parte dei casi, i soggetti da evangelizzare, i veri pagani, coloro che al Dio della vita hanno sostituito gli idoli della morte (il denaro, il successo, lo sfruttamento del prossimo e del creato, l'egoismo, ecc.) si trovano soprattutto nel nostro occidente ricco e moderno, nella nostra città, nella nostra parrocchia (probabilmente siamo noi stessi), riteniamo fondamentale l'intervento del Gruppo anche sul territorio. Intervento teso ad evidenziare le sempre maggiori affinità tra i problemi che si trovano ad affrontare i paesi del Sud del mondo e la realtà di quartiere di una città dell'Italia meridionale.
Per questo l'attività del Gruppo è duplice: da un lato la ricerca di mezzi di solidarietà concreta con i popoli del Sud del mondo, dall'altro la sensibilizzazione e l'informazione dell'intera comunità parrocchiale, unite alla formazione religiosa personale e comunitaria sui temi specifici della Missione, garantitaci dai Missionari Saveriani di Salerno. Inoltre la costante presenza del Gruppo agli organi di partecipazione ecclesiale, quali il Consiglio Pastorale, vuole essere da pungolo affinché tutte le attività della Parrocchia siano organizzate e gestite in un'ottica missionaria. Viene stampato anche un giornalino, Il Foglietto, che contiene articoli ripresi da altre riviste o scritti dai componenti del gruppo sulle esperienze del Gruppo stesso. Nel febbraio 1999 è stata creata una mailing list che ci permette di mantenere i contatti e diffondere il nostro giornalino in tutto il mondo.
Tre le operazioni attualmente in corso: il sostegno a distanza della comunità di indios Nahuatl della Missione di S. Cruz in Messico, retta dalle Missionarie Saveriane, e il sostegno del SER.CO.BA. di San Salvador, associazione fondata nel 1992 da padre Rutilio Sanchez - già collaboratore di mons. Romero - e Mariella Tapella - missionaria laica italiana legata a Pax Christi - e che ha come scopo la formazione, l'organizzazione ed il sostegno delle Comunità Cristiane di Base di El Salvador.
Inoltre, come attività di informazione, è tradizione del gruppo organizzare ogni anno una mostra in occasione della Festa della Mamma insieme a gruppi ed associazioni che operano sul territorio. Tra i temi trattati: La condizione della donna nel Terzo Mondo, insieme ad Amnesty International, con particolare attenzione al dramma dei desaparecidos visto dalle loro madri; I meccanismi economici che generano l'impoverimento, con la presentazione dei prodotti del Commercio Equo e Solidale, in collaborazione con la cooperativa A Sud di nessun Nord; Lo sfruttamento minorile nel mondo, con la presentazione di un dossier e di una mostra sulla condizione di circa 250 milioni di bambini nel mondo sfruttati per lavoro o a fini sessuali, in collaborazione con l'O.N.G. Mani Tese, e una mostra sulla situazione nei Balcani (Kossovo, Albania, Macedonia, Jugoslavia).
Nel 1998 è stato sperimentato anche un cineforum parrocchiale che ha avuto il pregio di avvicinare alcuni ragazzi al Gruppo. Tra le attività rientra naturalmente l'animazione e il coordinamento dell'Ottobre Missionario in parrocchia.
Nel 1999 non è stata allestita nessuna mostra in quanto il Gruppo ha ritenuto più importante partecipare alla Marcia per la Pace Straordinaria Perugia - Assisi che si è tenuta domenica 16 maggio, per chiedere la fine dei bombardamenti sulla Jugoslavia e l'avvio di trattative di pace serie e guidate dalle Nazioni Unite.
Insieme ad alcune realtà laiche e religiose locali, abbiamo contribuito a fondare il Coordinamento Mondovisioni che il 30 e 31 ottobre 1999 ha organizzato una Festa dei Popoli a cui hanno partecipato e collaborato gli stranieri extracomunitari presenti a Salerno, con l'obiettivo di rendere visibili realtà altrimenti sconosciute e superare gli stereotipi e i pregiudizi. In questa occasione si è realizzata anche una proficua collaborazione con l'AIFO (Associazione Italiana Amici di Raul Follerau) che si è concretizzata con la presentazione della mostra Likelemba, un percorso sulla storia, l'evoluzione e lo stato dell'arte dei diritti umani nel mondo.
Il 2001 ha visto il Gruppo impegnato nella costituzione del Coordinamento Salernitano contro la Globalizzazione, organo di collegamento tra le diverse realtà che si battono per una globalizzazione diversa da quella attuale tutta che ha ridotto tutto il mondo a mercato e mercificato le relazioni tra gli esseri umani. Il Coordinamento ha anche aderito al Genoa Social Forum ed al patto di lavoro per le manifestazioni in occasione del vertice dei G8 a Genova nel lugio del 2001.
Dalla fine di settembre 2001 al gennaio 2002 il Gruppo è stato animatore dell'esperienza dell'Ora di Silenzio per la Pace ed il Disarmo, nata dall'esigenza, per un gruppo cattolico come il nostro, di ricercare una forma alternativa di manifestare il proprio dissenso verso l'attuale situazione di guerra permanente che non fosse quella attuata durante le manifestazioni di Napoli marzo 2001, in occasione del vertice OCSE, e Genova durante il vertice dei G8. Esperienze che ci hanno segnato profondamente e ci hanno portato a riflettere. Abbiamo così cercato di riscoprire tecniche e pratiche proprie dell'esperienza cristiana e più in generale della pratica nonviolenta. Dopo gli attentati dell'11 settembre, e ancora prima dell'inizio dell'attacco statunitense all'Afghanistan, in occasione del vertice dei ministri NATO che si sarebbe dovuto tenere a Napoli, Pax Christi Italia, movimento cattolico da sempre impegnato per la Giustizia e la Pace, organizzò questa singolare forma di manifestazione del dissenso: contro il clamore, le grida di vendetta, le sirene di guerra manifestiamo con il nostro silenzio. E pubblicò un appello che rimane attuale ancora oggi, a più di un anno dall'inizio della guerra in Afghanistan.
Noi del Gruppo Missionario decidemmo di farlo nostro e di dare un carattere di continuità a questa esperienza. E così, come le Madri di Plaza de Mayo ogni giovedì si trovavano sull'omonima piazza per chiedere conto alla dittatura argentina della sorte dei loro cari, così noi ogni giovedì siamo stati presenti sul corso principale di Salerno per manifestare contro la guerra e contro il terrorismo, di cui non si conoscono gli obiettivi concreti, i risultati e gli errori. Abbiamo voluto essere la pagliuzza fastidiosa nell'occhio della gente indifferente che passeggiava facendo shopping ma allo stesso tempo speranza di cambiamento per tutti coloro che non hanno avuto il coraggio di esporsi ma che in cuor loro trovavano assurdo ed incomprensibile ciò che è accaduto e che accade tutt'oggi ed erano idealmente nella strada con noi. Abbiamo voluto essere ortica nel giardino della nostra città troppo spessa ripiegata su di un narcisismo fine a se stesso, che ha imparato a considerare solo l'immagine e l'apparenza come unico metro di valutazione, dimenticando il significato delle parole accoglienza e solidarietà.Contemporaneamente partì l'iniziativa della Catena di Digiuno e Preghiera per la Giustizia e per la Pace, durata ben tre mesi.
In seguito il Gruppo ha aderito e portato avanti l'iniziativa Pace da tutti i balconi, per dire NO a tutte le guerre e SI' alla via del dialogo, che consiste nell’esporre dal proprio balcone la bandiera della pace composta dai sette colori dell’arcobaleno, simbolo che si è imposto all’opinione pubblica durante la campagna contro la guerra in Iraq.
I molteplici impegni a cui siamo chiamati come uomini e come cristiani, e le difficoltà personali hanno fatto sì che gli aderenti al gruppo siano fortemente diminuiti in questi ultimi anni, ma hanno lasciato inalterato lo spirito delle origini, pur costringendoci a rivedere e rimodellare sulle nuove esigenze le nostre attività.
Chiunque volesse conoscere di persona questo gruppo di pazzi, capricciosi, cattivi ex bambini è invitato alla riunione settimanale del Gruppo che si tiene ogni lunedì alle 20,00 nelle sedi del Centro Sociale Parrocchiale.
Vi aspettiamo!!!
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