Siete
il visitatore numero:
dal 2 Feb. 97
FRANCESCO SALVO HOME PAGE
![]() |
IL FUTURO DELLA TV E' IL DIGITALE E LA MULTIMEDIALITA'
ANALISI MERCATO TV - L'offerta di programmi televisivi e' condizionata in partenza da numerosi fattori:
A) Mercato dei programmi
B) Consorzi e Sindacation
C) Normative legislative
Gli elementi sopraindicati si riflettono sul mercato della distribuzione rappresentato da:
1) Emittenti nazionali
2) Superstation regionali
3) Emittenti provinciali
Parallelamente operano sistemi alternativi di diffusione rappresentati da:
5) Videocassette home video (videoteche - edicole)
6) Pay- Tv codificate (Telepiu')
7) Emittenti via satellite
8) New- Media (videodischi - CD Rom )
A - MERCATO PROGRAMMI La produzione dei programmi e' realizzata principalmente dalle emittenti nazionali, RAI e MEDIASET in primo luogo e limitatamente da TELEMONTECARLO-VIDEOMUSIC (CECCHI GORI) e da consorzi come RTA. Le societa' di produzione realizzano programmi per questi gruppi ed un ridotto quantitativo di programmi per produttori indipendenti che li distribuiscono in "barting" alle emittenti locali. Si tratta di programmi specializzati: attualita' cinematografiche, musicali - discoteca, sport - calcio serie B, automobilismo,economia ecc. Non prendiamo in considerazione i documentari e i programmi prodotti per conto di industrie enti, fondazioni, confessioni religiose, perche' rientrano nella propaganda e quindi nella pubblicita' indiretta.
B- CONSORZI e SINDACATION Si tratta di gruppi di emittenti televisive che trasmettono per alcune ore lo stesso palinsesto di programmi forniti in un primo tempo con videocassette in formato 3/4" e negli ultimi tempi via satellite o ponte radio. Si finanziano attraverso la pubblicit… nazionale che in genere assorbe il 50% degli spazi pubblicitari utili, lasciando alle TV locali gli altri spazi di programmazione per trasmissioni locali. La tendenza e' quella di riservarsi gli orari di prime-time piu' appetibili e di saturare l'ascolto anche con duplicazioni sullo stesso territorio con piu' emittenti o consorzi che irradiano lo stesso programma. Le emittenti collegate in genere non sono conproprietarie del consorzio ma affiliate, pagano quindi un canone mensile per la fornitura del servizio di cassettizzazione o per l'utilizzo dei ponti di collegamento. Nel settore televisivo a differenza di quello radiofonico non si e' diffuso il contratto di franchising.
C- NORMATIVE LEGISLATIVE OBBLIGHI DEI CONCESSIONARI RADIODIFFUSIONE TELEVISIVA LOCALE LEGGE 223/90 art. 20 - obblighi concernenti la programmazione dei concessionari trasmettere programmi per non meno di otto ore giornaliere e per non meno di 64 settimanali. art. 16 - comma 18 - 20% programmazione settimanale all'informazione locale (notizie e servizi) e a programmi comunque legati alla realta' locale di carattere non commerciale. (nota) 13 ore circa di programmi autoprodotti non commerciali settimanali. comma 22 - la perdita dei requisiti oggettivi o soggettivi previsti dalla presente legge comporta la decadenza della concessione. DPR 222/92 Regolamento di attuazione legge 223 art. 31 - Possesso dei requisiti Le condizioni e i requisiti prescritti per il rilascio della concessione devono sussistere sia alla data della domanda sia al momento della concessione e PERMANERE PER TUTTALA DURATA DELLA STESSA. legge 422/93 ART. 14 comma 7 - qualora nel periodo di durata della concessione vengano meno i requisiti di cui ai commi 4 e 5 il ministero PT anche su segnalazione del Garante DISPONE L'IMMEDIATA REVOCA DELLA CONCESSIONE. ART. 5 comma 1 - devono istituire un telegiornale a cui si applicano le norme sulla registrazione dei giornali periodici contenute nella legge 47/1948; i direttori dei telegiornali sono, a questo fine considerati direttori responsabili degli stessi. comma 1-bis - devono riservare 4 ore settimanali comprese tra le ore 9 e le 22 alla trasmissione di programmi di informazione, divulgazione e approfondimento su problematiche sociali. Per le imprese di produzione e distribuzione e per le concessionarie di pubblicita' e' prescritta l'iscrizione nel registro previsto dall'art 12 della legge 223/90.
FICTION La produzione di film e telefilm in Italia e' realizzata solo dalle reti nazionali. La distribuzione anchessa privilegia le TV nazionali e in secondo tempo i circuiti costituiti da consorzi e sindacation. Solo i fim piu' vecchi e ormai privi di valore commerciale sono distribuiti per le TV locali indipendenti. Da segnalare l'endemica diffusione della pirateria attraverso la trasmissione di videocassette di film per il mercato home video nonostante le pesanti sanzioni previste dalla legge 20/7/1985 n. 400: Norme in materia di abusiva duplicazione, riproduzione, importazione, distribuzione e vendita, proietzione in pubblico e trasmissione di opere cinematografiche. L'art 1 della legge prevede per chi "trasmette per mezzo della televisione" film pirata la reclusione da tre mesi a tre anni e la multa da œ.500.000 a œ. 6.000.000. E' mancata sinora una adeguata opera di repressione per chi non rispetta le "regole del gioco" operando una vera concorrenza sleale nei confronti delle emittenti "serie". I controlli sarebbero molto facili visto l'obbligo del registro dei programmi e di conservare la videoregistrazione di quanto trasmesso per tre mesi. Sarebbe possibile cosi' riportare alla legalita' un mercato nel quale accanto alla videoteca del paesino che fornisce i film gratis in cambio di pubblicita', operano vere organizzazioni criminali che duplicano in 3/4 di pollice i film VHS homevideo e fatturano regolarmente a televisioni compiacenti..
SOCIETA' DI PRODUZIONE LOCALI - Sono molto diffuse le societa' di produzione e postproduzione specializzate in lavorazioni video. Realizzano documentari per enti e imprese, segmenti per le news delle reti nazionali. Specialmente nel centro- sud lavorano per i fotografi di cerimonie e matrimoni. In genere non sono sviluppati i rapporti di collaborazione con le TV locali che protrevvero fruire di servizi di elevato livello qualitativo. -
GRIGLIA - PALINSESTO Si evidenzia come il quantitativo massimo di pubblicita' e' predefinito con un tetto massimo rappresentato da 6 spot ogni 15 minuti, con blocchi di 15 minuti di programma alternati a massimo due minuti di pubblicita', eccettuati i film che non possono essere interrotti se non superano i 45 minuti a tempo. Ai due minuti di pubblicita' si pu'o' aggiungere l'autopromozioe di rete non conteggiata ai fini dell'affollamento pubblicitario. Da ipotizzare un minuto a interruzione. Per le emittenti con concessione a carattere comunitario l'affollamento pubblicitario consentito del 5% riduce a un massimo di 72 minuti al giorno di pubblicita' e programmi commerciali su 24 ore non stop di trasmissione con una media di 6 spot da 30 secondi l'ora. Il formato dei programmi di fiction film, telefilm, telenovele e' di 90' -60' -30' quindi l'interruzione naturale tra un programma e l'altro scandisce ulteriormente il flusso tra l'emissione dei programmi. I film, come gia' detto, rappresentano una limitazione al numero delle interruzioni consentite ma non al numero totale di spot, costringendo a blocchi di pubblicita' di durata maggiore. E' invalso l'uso di eludere la prescrizione inserendo un telegiornale nell'intervallo tra il primo e il secondo tempo del film serale. Va' evidenziato che non vi sono limiti alle repliche dei programmi e questo consente un notevole abbattimento dei costi di programmazione. Puo' essere considerato un singolare metoto per aumentare il numero di ascoltatori complessivi di un programma specie se autoprodotto. La necessita' tecnica di mantenere in esercizio gli impianti di trasmissione(sarebbe infatti estremamente costoso e complesso lo spegnimento notturno dei trasmettitori)induce a considerare la notte come spazio da utilizare per incrementare l'affollamento orario dal 15, al 20% massimo consentito, replicando l'intera programmazione diurna o meglio realizzando specifici programmi.
- PRODUZIONI LOCALI- Possiamo suddividere le produzioni e i servizi nei seguenti generi:
- SPOT PUBBLICITARI -
TELEVENDITE COMMERCIALI -
NOTIZIARI GIORNALISTICI ( Rubriche, Redazionali) -
TALK SHOW e SPETTACOLI ( Ragazzi - Sportivi)
Sino ad oggi le TV locali si occupano dell'intero
ciclo produzione - teledifusione. Sarebbe possibile appaltare a terzi alcuni
di questi servizi riducendo i costi fissi e aumentando la produttivita'.
-
Il mio Curriculum | Ente Televisivo Italiano | Il Segreto |