Numero 8 - Dicembre 1997

Editoriale

Il tocco di classe: precisazioni.

I racconti della Taverna

Le città del regno di Thendara (prima parte)

Editoriale

Buone feste a tutti!
Grazie al cielo esiste una licenza di 5+1 giorni chiamata "ministeriale" che viene concessa a Natale o capodanno e a Pasqua,
ed ecco il mio regalo di Natale: un numero speciale in cui però di speciale non v'è nulla. C'è, ecco tutto.
Voglio anzi tutto ringraziare Gio <modoni@mail5.clio.it> che mi ha inviato alcune precisazioni riguardo la descrizione delle abitazioni del numero scorso; precisazioni che potrete leggere nel rispettivo articolo.

Che altro dire?
...che i Draghi ci proteggano.

Thayne

Il tocco di classe: precisazioni

(il testo in corsivo è di Gio <modoni@mail5.clio.it> che ringrazio di cuore)

Nelle cantine erano spesso scavati dei pozzi riempiti poi di ghiaccio, dove si mettevano i cibi deperibili.

Oltre ai mobili, si usavano molto delle nicchie nelle pareti come fossero armadi.

Per i bisogni fisiologici, i vasi da notte erano svuotati la mattina, o nel mezzo della notte da un balcone in strada (pensa un po' a chi si trovava a passare di sotto), per fortuna nella maggior parte delle strade c'erano dei canaletti ai lati, che avevano lo scopo di convogliare i "rifiuti" nelle fogne. I più ricchi però consegnavano i vasi da notte ai servi che li andavano a svuotare nelle latrine (aspetta... forse questi erano gli antichi romani... comunque non credo ci fosse molta differenza). In campagna invece avevano una specie di fossa, tipo dietro l'orto, e facevano tutto là dentro.

Ehi... ma secondo te ce le avevano le mutande????
Questa è una domanda che rivolgo a tutti voi. Aspetto notizie e la risposta sarà pubblicata nel prossimo numero. :-)

I Racconti della Taverna

Il re fermò il cavallo prima di oltrepassare il valico e volse per l'ultima volta la testa, osservando ciò che rimaneva della
sua città.
Sopra di lui, il cielo si oscurava lentamente e il sole si celava pian piano dietro il denso fumo delle case in fiamme che
saliva verso l'alto.
Per la prima volta ha perso una battaglia, perso care vite umane, perso una dimora, perso un'amata moglie.
Guardò il fumo salire lento, rimase ipnotizzato mentre immagini frammentarie tornavano in mente. Volti di amici sorridenti,
solo ieri le code alle bancarelle del mercato, l'invito alle nozze del Duca, il fuoco del camino che la sera scaldava le membra
strette alla moglie felice.
Poi d'un tratto le urla inaspettate, grida bisognose d'aiuto provenienti dalla piazza, le mie guardie armate irruppere nella
stanza e sulle labbra la sola terribile parola "invasione!" lo schock, la fuga verso le segrete, il pensiero alla città in subbuglio
l'attraversamento del muro di cinta evitando freccie incendiarie, le prime immagini di case in fiamme, vetri infranti, poi
la mano di mia moglie abbandonare la presa, accasciarsi al suolo sanguinante colpita da un maledetto dardo, i suoi occhi
spegnersi lentamente, lo sguardo sbiancare mentre il veleno faceva il suo ruolo, lacrime lente scorrere sul viso, vetri in
frantumi, le guardie che mi trascinano via contro la mia volontà, l'ultima parola di mia moglie "scappa" poi il silenzio eterno.
La corsa verso la scalinata nella torre ovest, le umide segrete, la celata via di fuga verso le montagne, i cavalli pronti e freschi,
il volto di Golfyni spegnersi per sempre tra le mie braccia.
Un tocco sulla spalla mi ridesta dai miei pensieri, sono le mie guardie, a loro devo la vita, giro il cavallo e partiamo al galoppo
tra i sentieri di montagna, dietro di noi una vita scompare tra fumo, polvere di zoccoli dei nostri cavalli e lacrime che non riesco a fermare.

Le città del regno di Thendara

Pineboro

Pineboro è una piccola cittadina ai confini del regno di Thendara (all'estrema sinistra della cartina del numero scorso),
La cittadina ha fortificazioni in legno ad esclusione delle 4 torri quadrangolari poste agli angoli della città. La caratteristica
principale sono i fuochi che vengono tenuti accesi la notte sulle 4 torri per permettere ai viandanti di essere scorta anche
da lontano. E' una cittadina composta principalmente dai viandanti che sostano per il meritato riposo per riprendere il cammino verso nord o verso sud. E' molto ospitale tanto che se si dovessero trovare al completo tutte e tre le locande, è possibile
chiedere un'alloggio nel piccolo palazzo reale in cui abita il duca Ghraman.
E' piuttosto povera e spesso si utilizza il baratto come forma di scambio.

Alduford

Proseguendo il cammino verso est, dopo aver costeggiato un laghetto si attraversa un piccolo ponte e si può già scorgere
in lontananza Alduford, posta vicino a montagne ricche di acqua, è circondata da una palizzata in legno alta circa 5 metri
che difende la cittadina non tanto da bande di briganti o malviventi, bensì da orsi e lupi che affamati scendono dai vicini
monti in cerca di cibo.
Memorabile è stata una notte svoltasi ormai diverse generazioni or sono: un gruppo di sei orsi seminò il panico uccidendo
due persone, e in quella stessa notte fu organizzata una caccia grossa per la città. Gli abitanti colpivano gli orsi usando frecce
e lance scagliate dai balconi e dalle finestre delle abitazioni. La caccia andò avanti fino a notte fonda, e l'ultimo orso fu ucciso
da una freccia scagliata da un ragazzino mentre i primi raggi di sole comparivano da dietro i monti.
Grande fu la festa organizzata il giorno dopo, dove il cibo principale era composto ovviamente dagli orsi.

Thendara

Questa è la vera grande città del piccolo regno. E' composta da alcune migliaia di abitanti, vive grazie all'agricoltura
e al commercio proveniente sia da nord che dal mare, verso sud-est.
Il quarto giorno della settimana vi si svolge il mercato che occupa tutta la piazza centrale, mercato al quale partecipano
anche commercianti delle vicine città.
Vi è un armaiolo davvero ben fornito al quale si servono tutte le guardie del regno; oltre a vendere armi addestra
animali, in particolar modo cavalli e cani.
Circondata da alte mura di pietra e protetta da torri circolari, è una città ben fortificata e sicura. Diverse volte è stata
posta sotto assedio ma è sempre riuscita a resistere agli attacchi. E' la più vecchia del regno e vi regna il Duca Encar.
Se necessario dispone di un esercito composto da 300 uomini ben preparati, ed è in stretto contatto con La Grande
Città, la capitale, ove vive il re Amarcord II Signore e Sovrano di tutto il regno. (la Grande Città è posta molto più a
nord-ovest rispetto il regno di Thendara).
Ogni anno vi si svolge la Grande Festa in cui si organizzano mostre, tornei, e grandi cene a base di vino e cacciagione.

Anduin

Di più piccole dimensioni Anduin è comunque una cittadina ben fortificata, abbastanza tranquilla nonostante vi siano spesso
diatribe con il Duca Encar, signore di Thendara, a causa del cattivo trattamento che questa città offre agli stranieri.

...continua

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