I Racconti della Taverna dell'Oscuro presagio
Suggerimenti lampo per crisi di idee
Ebbene rieccoci qua... i soliti
quattro gatti. Ma quanti siete? 5? 6? Ho una media di 3-4
visite al giorno e fino ad ora mi hanno mandato materiale ben 2
dico DUE persone. La prima è quella che ho pubblicato sul numero
scorso, la seconda (che tra l'altro è anche l'artista che ha
fatto il disegno qui accanto) si chiama Andrea Ranghino
<ranghos@net4u.it>
e mi ha inviato due bei raccontini (uno dei quali è in questo
numero). Ebbene grazie Andrea per i continui consigli che mi
mandi. Che i Draghi ti proteggano! Che altro aggiungere?
Beh, la Wizard of the Coast (quella di Magic) ha annunciato
l'acquisto della TSR (D&D).
Le due società si fonderanno e la paura che tutti abbiamo è
che, data la potenza dei giochi di carte, venga un po'
abbandonato il Gioco di Ruolo. Comunque... si vedrà.
Imitando infine una divertente trasmissione televisiva: Mandate
altri pupazzi che fanno ridere!
ovvero: MANDATE MATERIALE CHE SONO DISPERATO!
Thayne
"...La grotta prosegue nelle viscere
della terra stringendosi sempre più. Dalle pareti comincia a
fuoriuscire un liquido nerastro e denso, E' petrolio. -Spegniamo
immediatamente le torce e proseguiamo grazie all'infravisione e
all'incantesimo luce perenne sul mio sasso. Il tunnel si stringe
sempre più finché non arrivate in uno spazio decisamente più
grande, qui l'odore del petrolio è davvero forte e faticate a
respirare. Tutto ad un tratto notate gli occhi di un essere
grosso e tarchiato che vi fissano, è un mastino infernale
!"
-Lancio una palla di fuoco così lo sistemo io.
-NON FARLO ! ! urla il guerriero
-e perché ?
-prima di tutto siamo in un luogo chiuso, e in secondo luogo da
mezz'ora sta descrivendo il petrolio che filtra dalle pareti,
vuoi far prendere fuoco tutto e farci ammazzare tutti quanti ?
Sagge parole, "Prima di parlare accertare che il cervello sia collegato e funzionante". E' incredibile, da quando sono Master mi è sempre capitato di avere giocatori che pensano che una palla di fuoco risolva qualunque cosa, è davvero incredibile.
"...camminate tranquilli e dagli alberi
saltano giù una decina di orchetti, cosa fate ?
-Lancio una palla di fuoco.
"...Oggi, giorno di mercato la città è
particolarmente affollata, notate che tra le bancarelle si aggira
il ladro che vi era scappato durante l'inseguimento ad
Alduin"
-Gli lancio una palla di fuoco.
"...Il lungo viaggio vi ha stanc.. (Suona
il citofono) Deve essere X, puoi andare ad aprire ?
-Lancio una palla di fuoco.
Divertiti a mettere alla prova i giocatori, fai notare particolari insignificanti e rendi insignificanti particolari di estrema importanza così che siano i giocatori a trovare la via d'uscita.
"Appena entrate nel bosco notate che
questo è denso e molto fitto
-Cerco trappole
C'è gente che cerca trappole ovunque, in un bosco, nei letti delle locande, nei capelli del guerriero che ha di fronte o nelle uova sulla tavola. Puoi farglielo notare in due modi : la prima è nel tempo, allunga i tempi di perizia, fai trascorrere le ore a cercare trappole e fai notare continuamente il tempo che scorre, cosicché il mago cattivo abbia giusto giusto il tempo sufficiente per costruirsi un artefatto e scappare in un'altra dimensione. La seconda è molto più cattiva : togli le trappole dove le cercano e mettile dove meno se le aspettano cioè in un bosco, nei letti delle locande, nei capelli del guerriero che ha di fronte o nelle uova sulla tavola.
Vi è un tipo di giocatore in particolare che trovo sia particolarmente antipatico soprattutto per il Master : Quando il suo Elfo sta combattendo nella nebbia un orco e fa un tiro per colpire di 12, annuncia pacatamente : "Colpito." L'arbitro sogghigna e dice : "Mancato ! Per colpire la sua classe d'armatura di 3 dovevi fare un quindici". Ma il giocatore impassibile guarda schifato il Master che osa dubitare dei suoi calcoli mentre spiega : "Colpito. La mia spada ha un +3 contro gli orchi." E il Master, ferito nell'orgoglio ribatte : "Ma nella nebbia fitta hai un -4 !" Il giocatore non demorde : "ho l'abilità di combattere al buio e il malus è ridotto a un -2. Pagina 44, colonna 2 capoverso 5. Inoltre sono in una posizione più elevata rispetto al mio avversario e ho un +1." Il Master comincia a sprofondare nella sedia: "Ma ti manca ancora un punto..." "La benedizione del chierico mi dà un +1" Insiste il giocatore alzandosi e guardando con occhi socchiusi l'arbitro, che con un filo di voce osa replicare : "Ma il chierico ha lanciato l'incantesimo più di mezz'ora fa..." "L'incantesimo ha la durata di due round per livello, dura quindi ancora due round. Pagina 97 colonna 1, riga 6 !" Ormai nulla lo può fermare "Colpito !" esulta e mentre così urla il Master esala l'ultimo respiro e si accascia al suolo umiliato.
Evita assolutamente tutto ciò. Le regole servono per dare un significato ed un minimo di realismo al gioco, bisogna leggerle, non studiarle !
Io come Master personalizzo molto spesso le regole di D&D, ad esempio ho creato i colpi maldestri, frecce di più tipi, ho creato delle regole che permettono al giocatore di mirare un determinato punto, piuttosto che tagliare la testa con un solo colpo. Fai tue le regole ma non applicarle con assoluta precisione, rischieresti di appesantire il gioco.
I Racconti della Taverna dell'Oscuro Presagio.
"Linnominabile" Racconto di Andrea Ranghino <ranghos@net4u.it>
Stanco...era lunica parola che avevo nella testa.
Forse sarebbe stata lultima che mi sarebbe capito di
pensare in quel attimo che sarebbe arrivato da un momento
allaltro.
La spada si faceva sempre più pesante.
Mai sentita così pesante.
Chissà se anche lui è stanco?!
Sta fermo lì e mi guarda.
Questa appiccicosa nebbia mi penetra nelle ossa, la sento sulla
pelle che si avvolge attorno alle mie gambe, alla mia vita, si
muove silenziosa e striscia fino alla mia nuca, mi sale lungo il
collo e si impregna con i mie capelli già sporchi di questa
melma. Lodore intenso di morti misto al fango non mi
abbandona un attimo.
Mi chiedo se nellarco di una vita questo luogo abbia mai
visto la luce del sole.
Gli alberi secchi, fatiscenti, ricoprono il cielo e non hanno
bisogno di luce per nutrirsi, già molte creature sono cadute ai
loro piedi, e come manna, loro ne hanno approfittato.
Adesso qui, per chissà quale motivo, mi muovo lentamente
sperando di riacquistare le energie. Uno strano silenzio è
compattato in questa palude, eppure un combattimento è in atto.
Forse questo è il momento dei pensieri, in cui si pensa se è
giusto continuare o smettere e scappare lontano.
Forse questo è solo un sogno; uno di quelli che nascono senza un
inizio e finiscono in fondo alla memoria, lasciando solo il vuoto
di una notte che in apparenza non ha un senso. Non ricordo il
motivo di questo scontro e non ricordo neppure come ho fatto ad
arrivare in questa zona sperduta del regno.
La spada si fa pesante. Ma chi è il mio nemico? Sono sporco di
sangue e fango ma non ricordo come.
Lui è immobile; la nebbia confonde la sua figura, ma lo vedo
respirare, vedo il suo corpo battere. Anche lui è in dubbio?
Anche lui non si ricorda il motivo di questo scontro? Anche lui
non sa chi sono? Avanzo. Lui è li, disteso a terra, tra il fango
tinto di rosso. Morente. Il suo respiro è lento ma la sua mole
evidenzia la sua sofferenza. Sul torace, tra le scaglie, ferite
profonde, forse una spada tagliente, forse la mia! I suoi occhi
mi fissano. Occhi lucenti, come la luna che non cè. Prendo
fiato. Parte di me si libera, quasi sollevata, ma il cuore mi
stringe, e mi sento bruciare. Alzo la spada al cielo: questo
sarà lultimo colpo, lultima ferita che chiuderà per
sempre questo folle gioco. Non posso sopportare i suoi occhi che
mi implorano la morte. Ora. "Aspetta!", una voce.
"Aspetta! Non vuoi conoscere la verità? Non vuoi avere la
coscienza libera dai fantasmi del tempo? Ti fidi delle
apparenze?". A quella domanda abbassai la spada. La voce
proveniva da ogni ramo, ogni albero, ogni luogo, e si fondeva
alloscurità con eco tremante attorno a me. "Dubiti
della tua mente! Perchè? Non hai ricordi? Sai chi sei?".
"No! Non so più chi sono", parlavo ruotando su me
stesso, a chi mi aveva rivolto una possibilità di fuga, forse
tutto. "Ho dimenticato! Sono solo qui, in un luogo che è
stretto a me da un sogno. E giace a terra in fin di vita questo
essere, portato alla fine dalla mia spada. Quale spiegazione a
tutto questo? Dimmi! Sono io il fantasma di me stesso?".
"Scopri lessere che tu hai massacrato!".
Il fango ricopriva gran parte del corpo che lentamente affondava, mentre il busto, ricoperto da scaglie, e la testa sporgevano come un ammasso unico. Tra quella carne, occhi azzurri come il cielo. Stesi una mano sul corpo della bestia pulendola dal fango. Non erano scaglie, ma unarmatura ben lavorata. E la pelle non era squamosa, ma bensì era liscia e chiara quanto quella di uomo. "Chi è costui?". "E colui che cadrà nel fango come tutti quelli che sono morti ai piedi di questi alberi, come ogni uomo che ha cercato di distruggere la leggenda di questo luogo incantato. Lui non è né il primo né lultimo."
Silenzio.
"Io non cadrò mai in questo luogo maledetto, se è questo che le tue parole mi vogliono indicare, e come tela far cascare. Non avrai mai il mio sangue!". Afferrai luomo dal suolo e lo tirai a me, oltre la bara di fango che si stava avvolgendo attorno.
"Ti sei chiesto come la tua vista possa essere così acuta in un luogo in cui la luce non vi penetra da millenni?". Il cuore prese a battere più velocemente, forse perchè una possibilità esisteva ma non era quella da me sperata. I miei occhi vedono nelloscurità come fosse giorno. I miei occhi hanno visto loscurità da mille anni. I miei occhi non sono azzurri cielo. I ricordi iniziano ad affiorare. La mia spada è stata forgiata da un mago pazzo, per uccidere, uccidere me. Ma io rubai larma che poteva ferirmi e la usai contro i miei nemici, ora posso chiamarli prede. E questo luogo è la mia dimora da secoli, distruggendo e massacrando uomini di ogni razza e di ogni regno. Le leggende parlano di me come linnominabile. La voce e quella di Akar il mio infido servo, guardiano degli alberi.
Lasciai cadere lessere umano.
"Mi ricordo Akar! Mi ricordo!".
"Bene mio signore!", rispose.
Mi specchiai grazie alla mia spada infernale.
Per un attimo io sono stato uomo. Alzai la spada verso
lalto e con forza la schiantai sulluomo concludendo
lesecuzione.
Ora il cuore può tornare a battere con la violenza di sempre.
Mi piace molto disegnare cartine, mappe e scritte con rune,
o caratteri antichi e gotici.
Ma la cosa brutta è la carta: bianca, liscia, nuova.
Se dobbiamo simulare una antica mappa, facciamolo con arte. Con
pochi e semplici trucchetti possiamo
realizzare mappe, cartine, fogli con fattezze antiche.
Il procedimento è molto semplice. Supponiamo di dover
disegnare una mappa.
Prendiamo il nostro bel foglio di carta (un A4 o foglio da
lettera va bene) nuovo, nuovo, senza scritte
o altro. Qualcuno potrebbe credere che quel foglio di carta viene
dal Medioevo? No, assolutamente
no. Ma se cominciamo ad accartocciarlo due o tre volte (senza
ovviamente strapparlo) e lo bagnamo
per bene con della semplice acqua del rubinetto, dopo averlo
asciugato, otterremo già qualcosa di
interessante. Non più un foglio nuovo, ma uno vecchio, usato. La
carta non sarà più liscia e probabilmente
gli angoli avranno già perso la loro perfezione.
Però è bianca. Troppo bianca. Che fare?
Mettiamola nel forno (ATTENZIONE: effettuare questo procedimento
solo se si è in possesso di un forno
elettrico. PER NESSUN MOTIVO utilizzare un forno a gas,
in quanto il foglio prenderebbe fuoco all'istante,
e neanche un forno a microonde poichè la carta non contiene
acqua. ROVINERESTE IN MANIERA
DEFINITIVA IL FORNO - L'autore non si assume alcuna
responsabilità per danni a cose o persone
causati da un errato utilizzo degli apparecchi sopra citati).
Accendiamo dunque il forno elettrico a circa 150 gradi. Mettiamo
il foglio ALL'INTERNO DI UNA TEGLIA
in modo da evitare il contatto con parti incandescenti e restiamo
a guardare finchè il foglio non ingiallisce
a piacere (circa 5-10 minuti). Lasciare raffreddare il forno ed
estrarre l'antico foglio di pergamena.
Per chi non ha un forno elettrico può utilizzare un metodo un
po' più lento ma comunque efficace.
Adagiate il foglio di carta sul pianale dell'auto (vostra o di
chi vi pare) e lasciatecelo per una settimana
o due. Dopo aver parcheggiato l'auto al sole per questo tempo il
foglio sarà ingiallito in maniera incredibile
(provare per credere).
Infine vendono in alcune cartolerie specializzate, fogli in
simil-pergamena, ma sono piuttosto costosi.
Procurata quindi la carta passiamo alla scrittura.
Bocciate le penne a sfera o i pennarelli. Nel Medioevo non
esistevano. Ottima invece la china se usata
con pennini tipo RAPIDO o stilografiche. Per testi il colore è
assolutamente il nero.
Usate questi mezzi anche per le cartine, che potrete poi colorare
sbriciolando le punte delle matite colorate
e spargendo il colore con movimenti circolari delle dita.
Per quanto riguarda la scrittura; su libri ed enciclopedie
troverete senz'altro fotografie ed esempi di
scrittura gotica e medioevale.
Suggerimenti lampo per crisi di idee
Capita a volte che la mente e la fantasia non vogliano
collaborare, occorre preparare un'avventura e non
viene in mente nulla. Qui di seguito vi sono alcuni suggerimenti
che possono diventare avventure o sorprese
per avventure già in corso. Non sono avventure vere e proprie ma
solo spunti da cui il Master può partire
per costruire qualcosa di sicuramente più corposo.
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