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Articolo Nr. 1: MOTIVAZIONE ALLO SPORT ED AUTOSTIMA NEL CICLISMO
Secondo le più recenti indagini psicologiche le motivazioni più frequenti che spingono gli atleti all'attività agonistica sono le seguenti : |
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- l'aspetto socializzante della pratica sportiva e quindi la necessità di far parte di un gruppo, - ricerca del benessere fisico e cura del proprio aspetto, - bisogno di muoversi e di stare in attività, - attrazione verso l'agonismo e quindi il desiderio di competere, - frequentazione di un ambiente diverso da quello scolastico e familiare, - ricerca di divertimento e spirito di avventura, - realizzazione di sè attraverso il successo sportivo, - pressioni familiari (i genitori ambiscono al successo del figlio in ambito sportivo), - stare con gli amici e desiderio di emergere nella società.
Un atleta di successo, creativo ed interessato al gioco, non gareggia per dimostrare a sè stesso che è qualcuno che sente di DOVER ESSERE, ma gareggia per rendersi più consapevole di chi è lui veramente, di quali sono i suoi intenti, comprendendosi ed accettandosi nei suoi limiti ma soprattutto nelle sue potenzialità. L'acquisizione di fiducia in sè stessi è la vera chiave della motivazione: se io ho fiducia in me stesso e in quello che potrei fare non solo sono molto motivato, ma automaticamente accresco le mie probabilità di avere successo.
Fino a quando l'atleta cercherà solo nell'ambiente esterno di soddisfare i suoi bisogni di sicurezza, stima ed approvazione, la vittoria gli sfuggirà, poichè il suo senso di identità personale rimarrà dipendente da fattori esterni di cui avrà costantemente bisogno.
Il passaggio decisivo avviene quando l'atleta inizia a scoprire queste qualità DENTRO di sé; invece di cercare approvazione trova il suo senso di intimo VALORE. Egli diventa abbastanza sicuro di sè da essere in grado di comprendere di essere un giocatore valido anche se commette degli errori, che sono inevitabili nella pratica sportiva. L'accettazione ed il riconoscimento delle proprie qualità sono le chiavi del successo e lo sport diventa un veicolo attraverso il quale l'atleta ha la possibilità di esprimere sè stesso.
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COME ACCRESCERE LA PROPRIA AUTOSTIMA
Concediti una possibilità di vittoria prima che la corsa a cui tieni stia per iniziare; se nei tuoi pensieri non si crea uno spazio mentale dove tu ti vivi come vincente, è improbabile che tu vinca.
Concediti un rinforzo positivo (un premio) ogni volta che raggiungi un obiettivo o che migliori la tua prestazione; festeggia, comprati qualcosa, fà qualcosa che ti faccia stare bene.
Non fermarti a pensare che gli altri forse sono più forti di te, ma concentrati piuttosto sulle tue qualità; ciò non significa ignorare l'avversario (sarebbe un grosso sbaglio), ma ti aiuterà a ridimensionarlo nei tuoi pensieri. Anche l'avversario più forte e determinato vive i suoi momenti di crisi.
Fidati di te stesso e del tuo valore IN OGNI MOMENTO DELLA GARA, questa è la cosa più importante; ti aiuterà a resistere alla fatica.
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ESERCIZI PER ACCRESCERE LA PROPRIA AUTOSTIMA |
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Il programma inizia con una breve fase di rilassamento, che consentirà all'atleta di predisporre il suo corpo e la sua mente alla visualizzazione mentale sull'abilità da sviluppare. Questi esercizi andranno eseguiti quotidianamente alla fine dell'allenamento in bicicletta. In qualche settimana ed impiegando solo pochi minuti al giorno imparerete a concentrarvi sulle vostre motivazioni personali e ad aumentare la vostra autostima.
RILASSAMENTO E SINTONIZZAZIONE CON IL CORPO
Chiudi gli occhi, inspira ed espira lentamente. Il tuo corpo diventa pesante, sempre più pesante e rilassato ; concentrati sui tuoi piedi, che sono rilassati e pesanti. Rivolgi lentamente l'attenzione ai muscoli dei polpacci, ora li senti rilassati e pesanti; le gambe sono rilassate e pesanti. Continua a distendere tutti i muscoli del tuo corpo procedendo dal basso verso l'alto, l'addome, le braccia, le mani, il collo, fino ad arrivare ai muscoli del viso. Ti senti bene, molto bene, la calma e la tranquillità ti avvolgono. |
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SINTONIZZAZIONE CON IL PROPRIO SE'
Ora comincia ad immaginare te stesso mentre stai pedalando con la tua bici: è una bella giornata e riesci a percepire il calore del sole sul viso. Osserva con attenzione la scena, i colori della bici, i colori della tuta, osserva il paesaggio che ti circonda, ascolta i suoni presenti e percepisci il peso del tuo corpo. Ti senti rassicurato dalla fiducia che tu hai nei tuoi mezzi, senti di poter contare su di te; ora ricorda uno dei tuoi successi sportivi o extra-sportivi più belli e più gratificanti; stai rivivendo le emozioni che hanno caratterizzato quell'episodio e stai provando le stesse sensazioni fisiche di allora. Se ce l'hai fatta quella volta, ce la puoi fare di nuovo. Ora ritorna alla realtà lentamente; comincia a stiracchiarti ed apri gli occhi.
Dott.ssa Marina Gerin Psicologa ad indirizzo clinico e di comunità |
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Articolo Nr. 2: I FATTORI DI DISTRAZIONE
Esistono molti variabili che influenzano la prestazione sportiva del biker: fra questi troviamo molteplici fattori di distrazione, che contribuiscono alla perdita della concentrazione durante la performance. L'equivalente mentale del riscaldamento fisico è il fatto di concentrarsi sul compito da eseguire, per cui si rende necessario trovare delle strategie per controllare gli eventuali elementi che distraggono il biker dai suoi obiettivi. Le distrazioni che non si riconoscono come tali e che non si controllano contribuiranno a realizzare una performance sotto tono, per quanto ben preparato il fisico possa essere. I fattori di distrazione si possono dividere in due categorie: fattori esterni e fattori interni. Vediamo quali sono i fattori più comuni per chi corre in MTB:
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FATTORI ESTERNI Pubblico ostile, rumoroso o in grado di infastidire (gente in mezzo alla strada, al percorso) Suoni o rumori di varia natura presenti nell'ambiente di gara (altoparlanti) Clima, temperatura (agenti atmosferici) Condizioni del terreno (particolarmente sconnesso, impraticabile) Presenza di avversari molto noti e temuti
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FATTORI INTERNI Sensazione persistente di fatica che impedisce di ragionare con lucidità Stimolo della fame (calo del glucosio) Pensieri inadeguati che bloccano l'azione (non ce la faccio, quello è più bravo di me, quello è più sicuro di me, non riesco a dare il meglio di me stesso, anche stavolta fallirò)
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STRATEGIE DA APPLICARE
1) Il primo passo da compiere sarà quello di IDENTIFICARE quali sono questi fattori. 2) Una volta individuati, è importante discuterne con i compagni di squadra o con il direttore sportivo; in questo modo si può affrontare la situazione sotto forma di sfida collettiva. 3) Analisi e ridimensionamento dell'avversario: trovare i punti di forza ma anche sottolineare i punti di debolezza del o dei componenti della squadra avversaria (anche loro sono stanchi, anche loro hanno caldo o fame). 4) Pensa in modo flessibile, tieni presente nei momenti di maggiore difficoltà che la situazione può cambiare in qualunque momento anche per gli avversari. 5) Simulare i fattori di distrazione in allenamento per abituarsi al contesto del fattore distraente esterno; le distrazioni non vanno evitate, ma vanno affrontate prima della gara. 6) Chiedi sostegno all'allenatore o a qualcuno del tuo staff con cui hai un rapporto di confidenza durante la gara se subentra qualche pensiero inadeguato: ti aiuteranno a ritrovare sicurezza e concentrazione (un pensiero inadeguato ti allontana dall'obiettivo prefissato, è quindi necessario cercare di interromperlo). 7) Visualizzazione del segnale di STOP per i pensieri inadeguati e trasformazione del pensiero da negativo a POSITIVO (non ce la faccio più diventa ce la faccio ancora). 8) Imagery dell'abbassamento dei suoni. 9) Imagery dell'immagine distraente nebulosa.
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ESERCIZI PER AFFRONTARE I FATTORI DISTRAENTI
Il programma vero e proprio inizia con la fase di rilassamento: esso consente all'atleta di predisporre il suo corpo e la sua mente alla visualizzazione mentale sull'abilità da sviluppare e tenere sotto controllo gli stimoli distraenti: questi esercizi andranno eseguiti quotidianamente alla fine dell'allenamento in bicicletta. In qualche settimana ed impiegando solo pochi minuti al giorno imparerete a migliorare la vostra concentrazione ed a gestire ciò che vi disturba in allenamento e in gara.
RILASSAMENTO E SINTONIZZAZIONE CON IL CORPO.
Chiudi gli occhi, inspira ed espira lentamente. Il tuo corpo diventa pesante, sempre più pesante e rilassato; concentrati sui tuoi piedi, che sono rilassati e pesanti. Rivolgi lentamente l'attenzione ai muscoli dei polpacci, ora li senti rilassati e pesanti ; le gambe sono rilassate e pesanti. Continua a distendere tutti i muscoli del tuo corpo procedendo dal basso verso l'alto, l'addome, le braccia, le mani, il collo, fino ad arrivare ai muscoli del viso. Ti senti bene, molto bene, la calma e la tranquillità ti avvolgono.
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VISUALIZZAZIONE DEI FATTORI DI DISTRAZIONE
Ora immagina te stesso mentre stai pedalando con la tua MTB : l'aria è fresca e la senti sul tuo viso. Sei durante una situazione di gara, sei tranquillo e pedali con il tuo ritmo. Osserva con attenzione la scena, i colori, osserva il paesaggio che ti circonda, ascolta i suoni presenti e percepisci le tue sensazioni interne emotive e corporee. Primo esercizio: nella tua mente c'è un pensiero inadeguato che ti disturba e ti distrae dal tuo compito ; comincia allora a visualizzare un grande segnale di STOP ; concentrati sul segnale rosso e bianco e a poco a poco il tuo pensiero inadeguato perde di intensità fino a scomparire. Secondo esercizio: sei sempre in gara e nella tua mente si fa strada un pensiero inadeguato che ti disturba ; trasformalo in forma positiva e concentrati sul nuovo pensiero. Terzo esercizio: un suono o un rumore proveniente dall'ambiente esterno ti disturba e ti impedisce di concentrarti ; ascolta bene questo suono ed aumenta il suo volume, ora riportalo al volume normale, adesso invece diminuisci il suo volume. Quarto esercizio: un'immagine proveniente dall'ambiente esterno ti distrae durante la gara; osserva bene l'immagine, ora rendi l'immagine sfocata, sempre più sfocata fino a farle perdere di intensità. I suoi contorni sono nebulosi e l'immagine si confonde con il resto del paesaggio. Ti senti bene, molto concentrato sul tuo compito. Lentamente comincia a stiracchiarti ed apri gli occhi.
Dott.ssa Marina Gerin Psicologa ad indirizzo clinico e di comunità |