Città di Bergamo (?)

presso Brancaleone (RC)

Introduzione:

Di questa nave affondata all'inizio di questo secolo si sa ben poco. Probabilmente affondata a causa di un'esplosione giace a 17 metri di profondità in uno stato di completa disgrazia.

In pratica la nave non ha più la sua forma, bensì è composta da un ammasso di lamiere e alberi metallici sparsi in un'area piuttosto estesa. Non è molto al largo, giace cioè a poche centinaia di metri da una riva sabbiosa; resta comunque indispensabile l'uso di un gommone per raggiungerla.

Per individuarla usiamo tipicamente dei punti di riferimento a terra e cerchiamo "a vista" la caldaia principale. Si tratta di un enorme cilindro di colore chiaro (almeno dalla barca !) che arriva a pochi metri sotto la superficie del mare. Non sempre la si vede se non ci si è proprio sopra. A volte mettiamo in acqua qualcuno che la cerca nuotando in superficie.

Le mie impressioni:


Sicuramente una immersione facile da fare. Si scende lungo la sagola dell'ancora e si va a fissare la stessa appena giunti sul fondo. Le lamiere sono "vive" quidni bisogna prestare attenzione a dove si passa. Ci possono essere anche lenze "invisibili" di pescatori che vengono sul relitto per pescare saraghi o altri pesci stanziali tra le lamiere.

E' certamente bello passare vicino o sotto archi di metallo o cercare negli anfratti tracce di vita biologica… ma anche resti di apparati di navigazione: bozzelli, carrucole, grilli o addirittura sartiame.

Di solito è un'immersione che facciamo per prepararci alla stagione delle immersioni. Facciamo cioè lì la nostra prima immersione della stagione e poi ci torniamo per "divertirci" in un'immersione che può durare anche a lungo (più di un'ora ad esempio).

Nell'estate del 1996 abbiamo fatto proprio qui la nostra prima immersione notturna. Che esperienza !

All'inizio nessuno di noi era convinto di volerla fare. Le paure ancestrali si fecevano avanti urlando di NO ! Ma poi incredibilmente la curiosità o la mia testardaggine nel proporla agli altri ha preso il sopravvento. L'organizzazione della stessa è stata laboriosa. Infatti a causa della difficoltà di trovare il relitto di giorno (figurarsi di notte) l'unica soluzione era di andare di giorno e lasciare lì una boa per la notte.

Partiti poi all'imbrunire con torce e torcette di tutti i tipi abbiamo trovato che … dei pescatori si erano bellamente piazzati proprio sulla nostra boa per andare a fare una battuta di pesca notturna… la cosa era piuttosto fastidiosa perché le lenze - di notte - possono essere molto pericolose… ci siamo messi d'accordo e mentre ci vestivamo al buio i pescatori hanno deciso che di lì a poco sarebbero andati via.

La discesa in acqua è stato qualcosa di incredibile ! Tutto buio, più silenzio del solito (anche se non poteva essere vero). Tutto era irreale in quel buio che riuscivamo a tagliare a malapena con le nostra torce. A questo proposito io avevo con la la VEGA2 ricaricabile (20 Watt) della Tecnisub e un caschetto da me preparato con due torcette della Scubapro. Gli altri le loro torce normali e delle luci chimiche di colore rosa (tutte uguali purtoppo… non c'era altro al negozio…).

All'improvviso ecco le lamiere tutto intorno a noi… eravamo sul relitto.

La quantità di vita notturna era impressionante… quello che di giorno non c'è o non si nota, di notte è esaltato dal raggio di luce sul quale concentri lo sguardo. Paguro Bernardo, saraghi, cavallucci marini, ofiure e altro che ora non ricordo… tutti intorno ipnotizzati dalla luce !

Abbiamo provato anche a spegnere le torce e a restare qualche secondo al buio più completo… solo il respiro negli erogatori ma che emozione. E' stato come un viaggio allucinante anche perché l'immersione in totale è durata parecchio. Qui di seguito il grafico dell'immersione registrato dal mio computer subacqueo Mares Genius:

Eravamo Daiana Masucci, Claudio Masucci, Giuseppe Caridi ed io. Per tutti credo sia stata una delle immersioni più incredibili mai fatte ! E sicuramente la rifaremo anche quest'anno. Magari organizzandoci un po' meglio (per quanto mi riguarda ho comperato una luce stroboscopica per essere meglio individuato). Mi è stato detto anche che è necessario avere una luce gialla lampeggiante oltre alle normali luci di posizione notturna sulla barca d'appoggio.

Conclusioni:


Un'eperienza da fare sia come immersione fine a se stessa sia come palestra per immersioni future. Se poi la si fa di notte diventa proprio un'immersione da non dimenticare !

Scheda tecnica:


Nome relitto: Città di Bergamo
Nazionalità: Italiana
Anno dell'affondamento: ?
Condizioni mare: buone
Condizioni meteo: buone
Difficoltà: bassa
Spettacolarità: media




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