"METODO", N. 8/1992

Riccardo Maffei
LA VIABILITÀ NEL PIANO REGOLATORE GENERALE

In materia di viabilità il preliminare del PRG porta da un lato ad espressioni positive, dall’altro a soluzioni di compromesso che non tendono a risolvere in maniera definitiva il problema del completamento della circolazione esterna alla città. A nord, difatti la tangenziale collegante Cisanello con Madonna dell’Acqua risolverà i problemi derivanti dall’attuale scorrimento pesante in via del Brennero e via Contessa Matilde; dall’altro il tracciato previsto, in parte corre giustamente sul confine con San Giuliano, poi taglia invece il comune di Pisa, venendo ingiustificatamente a strozzare il territorio urbano in quella parte che fra l’altro meglio si presterebbe anche per la realizzazione di quell’edilizia qualificata che per certi aspetti metterebbe fine al richiamo di residenti del Comune di Pisa da parte dei comuni limitrofi.
Altro criterio è invece erroneamente espresso con la volontà di confermare la Vecchia Aurelia, raddoppiata, come tangenziale; questo atteggiamento preclude la possibilità di rendere la zona di città da essa solcata vivibile anche da un punto di vista dell’inquinamento acustico ed atmosferico. Detta soluzione ci pare altresì anche da un punto di vista tecnico difficilmente realizzabile visto il suo addossarsi ad un tessuto urbano.
Necessita quindi una omogeneità di vedute circa il problema tangenziale, che anche in chiave di sviluppo futuro non può che essere estranea alla cinta urbana che ad oggi non può più essere identificata con le vecchie mura.
La soluzione che quindi si vuole proporre è quella di dare all’Aurelia il carattere di strada cittadina, a servizio della città; per la tangenziale non siamo propensi ad un declassamento del tratto pisano dell’autostrada che dovrà avere sempre maggiore rilevanza, né alla realizzazione di una complanare solcante nuovi terreni del parco: si suggerisce di realizzare, così come ne abbiamo altri esempi, un impalcato sovrapposto al tratto dell’attuale A12, una struttura snella per la scelta del materiale, l’acciaio, una moderna soluzione inserita nell’ambiente che aprirebbe nuove visuali sulla città e nuovi orizzonti sul litorale e sul parco stesso, senza costituirne una barriera.
La città che viene così a liberare un tratto di circonvalazione “urbana”, potrà vedere attuati in parallelo alla realizzazione di parcheggi scambiatori, i provvedimenti di pedonalizzazione del centro storico e particolari zone limitrofe.
I nuovi parcheggi scambiatori, da realizzare non necessariamente in quota con la strada, ma anche interrati, dovranno essere realizzati in punti strategici, a ridosso del nuovo anello viario esterno. Essi potranno ospitare in primo luogo le vetture dei pendolari, con particolare riferimento a docenti e studenti universitari, dipendenti, degenti e visitatori dell’ospedale, commercianti e turisti. Il centro dovrà essere facilmente e velocemente raggiungibile da essi con un nuovo servizio di mezzi pubblici che serva in maniera appropriata tutti i punti nevralgici, con orari delle corse in relazione anche ai diversi flussi nelle varie ore del giorno.
Si potrà così incentivare nel centro, dotato di un nuovo arredo urbano che miri ad una maggiore cura dell’immagine, il ritorno al passeggio ed all’uso della bicicletta per la quale dovranno essere studiati dei percorsi protetti. Inoltre Pisa baricentro di una realtà molto più ampia, richiede il completamento dei collegamenti internazionali e nazionali; con le realtà più vicine, sarebbe auspicabile lo studio per la realizzazione di una metropolitana leggera.

© Giovanni Armillotta, 2000