Pier Luigi Maffei
DEDICATO A GIOVANNI MICHELUCCI
L'idea di uscire con un numero di "Metodo" dedicato a Giovanni
Michelucci, scomparso da poco tempo alla soglia dei 100 anni di età, mi è venuta
non solo per il desiderio di ricordare la sua figura, ma per associazione alle
sue idee per la città, assai consone anche alle esigenze di Pisa.
La sua lezione di Architetto e di Urbanista, trasparente nei suoi scritti e nelle
sue opere, deve infatti lasciare il segno nei riguardi della concezione e dell'organizzazione
degli spazi urbani.
Questo il pensiero alla base dell'idea di poter sviluppare a Pisa tutte le potenzialità
del suo territorio, fino ad oggi inespresse per la mancanza di un collegamento
organico fra le varie componenti: ambientale, architettonica e culturale, per
offrire ai residenti e ai visitatori una panoramica più ampia di tutto ciò che
Pisa offre e che deve essere reso godibile attraverso itinerari con valenze turistico-culturali
oltre che ricreative.
La proposta operativa potrebbe essere elaborata da una Commissione "Michelucci",
attraverso la precisazione di idee tese ad offrire un'immagine di Pisa sempre
più qualificata, prendendo spunto da ciò che l'architetto propose per la realizzazione
di itinerari cittadini ed allargando il concetto ad itinerari territoriali, tesi
ad evidenziare ed esaltare le emergenze: chiese, musei, piazze, per i primi;
ville, casolari, vedute panoramiche, per gli altri.
Linea di forza nella pratica realizzazione dovrebbe quindi essere la ricerca
di un'immagine qualificata in termini di organizzazione, di godimento e di presentazione
del verde, di un richiamo costante all'appropriato uso dei materiali, di adeguate
pavimentazioni, di un arredo urbano che tenda a conferire alla città elementi
di riconoscibilità e di caratterizzazione, evidenziando aree di sosta, punti
di ristoro, ecc., con un discorso da legarsi all'organizzazione del traffico
ed in particolare alla precisazione delle aree riservate esclusivamente ai pedoni,
o in parte aperte al transito di chi in dette zone risiede o lavora, oltre che
ai mezzi di soccorso, prendendo l'occasione per un progetto attento anche alle
esigenze dei portatori di handicap.
Sempre all'interno di questa Commissione si dovrebbero riprendere temi quali
quelli evidenziati nella trasmissione "Piacere Rai Uno", temi non sufficientemente
pubblicizzati e quindi non conosciuti dalla cittadinanza, da rendere maggiormente
noti anche per gli alti contenuti sociali e culturali, quali, per esempio, la
Scuola di educazione stradale di Tirrenia e la Palestra del CUS attrezzata anche
per i portatori di handicap, iniziative che mettono in luce le risorse già in
atto in questa città e che devono essere di stimolo per portarne altre alla pratica
traduzione e alla pubblicizzazione, affinché Pisa possa sempre più farsi conoscere
ed apprezzare.
Compito della Commissione sarà anche quello di farsi promotrice di incontri-contributo
da consegnare a coloro che hanno il compito di tradurre i programmi in scelte
ed in interventi.
© Giovanni
Armillotta, 2000