
ERIN
Mito, Storia, Attualità dell'isola verde
Numero cinque (novembre 1998)
dossier La rivolta del 1798
EDITORIALE
Lungi dal trattarsi di una semplice commemorazione, il secondo centenario della rivolta del 1798 è stato un vero e proprio evento che ha impegnato l'Irlanda in lungo e in largo per tutto l'anno. Sarebbe stato quasi impossibile e dunque assai pretenzioso cercare di fornire un resoconto esaustivo di un calendario di manifestazioni che ha visto impegnati, oltre ad intellettuali, storici, politici, anche sportivi, musicisti e artisti di vario genere. L'Ulster Museum di Belfast -contiguo alla celeberrima Queen's University- ha ospitato da aprile ad agosto una mostra assolutamente imperdibile per chi ha avuto la fortuna di trovarsi in città in quel periodo, con l'esposizione di centinaia di oggetti d'epoca: documenti, armi, stendardi e dipinti. Un nutrito ciclo di conferenze e molti altri eventi hanno inoltre avuto luogo in altre parti del paese.
Inizialmente avevamo un certo timore a proporre un tema così delicato e difficile, ma soprattutto così poco conosciuto nel nostro paese, ciononostante eravamo consci dell'importanza non soltanto documentaria della ricorrenza e quindi, grazie anche a collaborazioni "illustri", siamo riusciti a realizzare il presente dossier nel modo che volevamo. Siamo particolarmente onorati di poter proporre in questo numero contributi accademici come quello della curatrice del volume di T.W. Tone recentemente edito da Guerini e quello di uno studioso irlandese che sta ultimando la biografia di quel Thomas Russell che fu uno dei protagonisti della sfortunata rivolta. Pensiamo che ciò sia particolarmente importante nell'ottica di fare di "Erin" un mezzo di diffusione della cultura irlandese sempre più qualificato e in grado di soddisfare un pubblico sempre più esigente e preparato. L'occasione ci è inoltre particolarmente gradita per ribadire che non è necessario essere studiosi di alto livello o avere doti particolari per poter scrivere su "Erin", e invitiamo in tal senso i lettori a collaborare senza timori reverenziali consci che le uniche cose che servono per far decollare ulteriormente il progetto sono solo l'intraprendenza e la passione. Una rivista indipendente e un'associazione senza fini di lucro hanno bisogno di un costante sostegno e di una continua collaborazione da parte degli appassionati con segnalazioni, recensioni, articoli e altri contributi. Con estremo piacere abbiamo notato che l'interesse presente nel nostro paese per la cultura irlandese e celtica in generale nonché la competenza degli appassionati vanno ben al di là delle "mode" passeggere ed effimere del tutto insufficienti per giustificare l'indiscutibile qualità del fenomeno.
Altre importanti novità stanno infine caratterizzando questa fine '98, come la distribuzione sempre più capillare della rivista sul territorio nazionale e la possibilità di poter finalmente usufruire di una sede che fungerà da punto di aggregazione per soci, simpatizzanti, appassionati o semplici curiosi i quali, oltre a potersi procurare direttamente la rivista e i libri dell'associazione, potranno finalmente sentirsi "parte attiva" del progetto.
LA REDAZIONE
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