Declino della politica nell'era della comunicazione globale?

 

Editoria e stampa ,televisione ,computer ,telefonia :cadono le barriere nel mercato globale/

non c'è spazio per mediazioni culturali tra libertà di comunicazione e impresa

Anti -trust :il ruolo delle " Authorities"

Giornalismo e politica

Due interviste significative : Bill Gates e Romiti

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L’evoluzione della vita è anche un processo di enorme dissipazione , scriveva Hans Georg Gadamer a proposito del rapporto tra teoria, tecnica e prassi e si chiedeva :"l’automa perfetto rappresenta l’ideale dell’uomo "utilizzabile"?

Sembra questo il cuore della contraddizione del nostro tempo, il tempo della comunicazione globale ; infatti non solo la scienza si rivela una attività imprenditoriale ma anche tutta la vita moderna è organizzata in modo aziendale; essenzialmente si finisce per dipendere dai mezzi di informazione e di persuasione .

La saggezza (scientifica ) e l’autorità(politica) sono in stretta relazione :l’una che pretende la neutralità e la soggettività della scienza e l’altra che pretende di individuare la direzione dello sviluppo.

Ma l’orizzonte è quello della crisi dell’idea di progresso per due concomitanti motivi:

  1. l’emergere del concetto di limite e di sosteniblità in contraddizione con il progresso inteso come aumento della produzione e della trasformazione , spesso irreversibile, nell’uso delle risorse naturali .

Nel rapporto uomo-natura il progresso è sempre meno una via promozionale e sociale

2)esiste una indubbia responsabilità della scienza e non solo della politica nei confronti dei grandi disastri del nostro tempo (nucleare militare ,inquinamento chimico e batteriologico,manipolazione genetica etc...)

Tutta l’abilità scientifica ,secondo Gadamer, non appena promette qualche vantaggio si trasforma in modo inarrestabile in tecnica sottoposta al controllo del sistema economico vigente e quindi di chi esercita il potere .La domanda fondante è dunque :chi decide la quantità delle risorse da investire e la direzione della ricerca? O meglio chi ha deciso, fino ad oggi, che la ricerca nel settore strategico militare ad esempio avesse la priorità rispetto alla produzione civile, pur con le note ricadute positive e i rischi, come nel caso dell’energia nucleare?

Per quanto riguarda poi la comunicazione e l’investimento pubblicitario ,le forme che assumono i messaggi e i loro tempi sono determinati solo da logiche di mercato? chi decide la quantità delle risorse da investire nel settore della comunicazione? In altri termini c’è qualcuno che decide (governo o finanza e/o industria) o c’è una direzione inarrestabile, non consapevole e/o non interamente voluta ? Quali scelte consapevoli sono invece ipotizzabili in un settore strategico come quello delle comunicazioni nell’immediato futuro?

Si chiede Gadamer se non sia necessaria una meta-scienza come la programmazione .Quale programmazione ? Occorre partire da una critica all’interno della scienza e anche avere la consapevolezza che la ricerca necessita , in un senso più elevato, della politica ; politica intesa come la forma più nobile dell’attività umana perchè riguarda non solo le domande sul destino individuale ma quelle relative ai rapporti tra gli uomini e tra generazioni attuali e future

Per questo le scelte politiche dovrebbero dipendere dall’informazione scientifica e la scienza uniformarsi a scopi di progresso umano. Non solo la scienza ,anche il sapere dell'artista esprime l’immensa varietà di quanto è umano e la letteratura e l’arte sono del tutto essenziali alla vita umana ;invece sembra che ad una vita alienata nel luogo di lavoro corrisponda una fruizione del tempo libero di prodotti culturali standardizzati e dequalificati.

Marco Revelli prendendo in considerazione le nuove funzioni strategiche proprie del "capitalismo della conoscenza " riflette sulla "onnivorità" , o meglio sulla capacità di mobilitare al proprio servizio un arco di risorse sociali incomparabilmente più ampio ,articolato ,vario di ogni altra fase precedente "

La Microsoft di Bill Gates nata dalla imposizione di un copyright su un prodotto in linguaggio Basic( fino ad allora considerato "bene comune" o res nullius linguaggio comunicativo a disposizione della comunità informatica )ne è l'esempio più emblematico .

In una situazione in cui la stessa contrattualizzazione del rapporto di lavoro viene messa in discussione verso il basso con la flessibilizzazione e verso l'alto con la nascita di nuove anche precarie iniziative imprenditoriali cresce una abnorme finanziarizzazione dell'economia .

L'attuale circolazione globale del capitale finanziario

Come è noto non c'è alcun rapporto tra crescita degli investimenti ed aumento dell'occupazione e ciò e particolarmente vero per il mondo dei media

Anche se la tendenza, da alcuni decenni, è all'espansione, la soglia critica ormai è vicina in particolare per il settore dell'editoria e della televisione ,meno in quello dell'informatica e della telefonia per il grande e rapido incremento della rete web. Nuovi supporti magnetici come il DVD o nuovi software informativi ,stante il sistema proprietario retrostante portano alla marginalizzazione e soccombenza di altri prodotti e/o sistemi operativi.

Ma la durata della comunicazione virtuale è sempre più breve ed aleatoria non solo per il continuo aggiornamento delle pagine web ma proprio per la caratteristica del mezzo .Dalla selce al silicio ,dalle incisioni rupestri alle fibre ottiche sembra proprio che le iscrizioni sulla pietra, che si possono leggere dopo duemila anni, non siano paragonabili alla durata di un floppy disk.

Informazione e comunicazione

Esiste una ingenua separazione tra informazione e interpretazione.I dati devono essere assimilati attraverso la selezione ,l’interpretazione e la valutazione Neppure il concetto di informazione utilizzato dalla teoria informatica è adatto a descrivere il procedimento di selezione attraverso il quale il dato diviene significativo .Ad esempio il bibliotecario (ma qui voglio usarlo nel senso di ogni uomo che ricerca) è costretto a riflettere su come poter accumulare e gestire una massa di informazioni che cresce paurosamente ogni anno .Bisogna fare i conti con la sterminata massa di notizie e non notizie ,dati, opinioni che si accumulano sulla rete.

Il concetto di informazione è stato sviluppato in modo esponenziale dalla cibernetica ;ogni computer che immagazzina dati effettua una certa selezione che corrisponde ad una struttura programmata ma il calcolatore che non dimentica nulla , osserva Gadamer, non può neppure ricordare.

Indagare ad esempio quante volte una parola ricorre in un testo letterario o in un saggio è cosa del tutto priva di significato.La parola infatti è riconoscibile solo mediante il contesto (non dimenticando quel saggio filosofo che anzichè descrivere il gusto della pesca suggeriva di assaggiarla).

 

Nuove tecnologie e proprietà finanziaria dei media

 

Ciò che sta avvenendo oggi nel mondo dei media è significativo di un nuovo rapporto tra scienza ,tecnologia, management di impresa , proprietà finanziaria

Cambia segno la vecchia contraddizione tra editoria pura e non , superata da una nuova linea di demarcazione.

Infatti se l'editore è un imprenditore come gli altri e se il produrre informazione è simile al produrre merci e/o servizi cade la distinzione tra editore puro e non .Si tratta pur sempre di investimenti finanziari in un settore che produce profitto anche se non tanto in ragione del prodotto specifico in sè quanto piuttosto per il fatto di rappresentare un ottimo veicolo di pubblicità

Non c'è più in Italia un primato pubblico dopo la privatizzazione della Telecom e della Rai ,mentre nei singoli settori : dalla telefonia ,alle comunicazioni dall'editoria alla televisione etc…. esiste una separazione trasversale tra gruppi finanziari che intervengono sulle complesse sinergie tra settori un tempo separati e gruppi marginali in un sistema di tipo satellitare dove prevale tuttavia una forte dipendenza da gruppi internazionali sempre meno condizionati dalle normative che promanano dalla dimensione statuale

Il declino dello stato nazione e del suo peculiare sistema normativo, è l'orizzonte dei prossimi anni non solo in Europa nonostante e forse a causa delle feroci contrapposizioni economiche ,etniche ,religiose etc...

Il caso più recente ed emblematico di un nuovo potere sovranazionale è la fusione o meglio l’acquisizione di "Telecom comunications " da.parte di AT&T (American Telegraph and Telephone) : un affare da 85mila miliardi una concentrazione che ha creato un gigante trasversale nelle tlc (telefonia locale e a lunga distanza,infrastrutture per tv via cavo,internet)

Un aspetto di grande interesse riguarda i rapporti tra la finanza, sempre più internazionalizzata, le imprese e il territorio, inteso come dimensione economica, non solo nel senso dei vincoli propri delle varie realtà territoriali(con differenziati sistemi di governo locale e nazionale ,diverse rappresentanze politiche e sindacali ,livelli di infrastutturazione , qualità e tutela dei diritti sociali e collettivi ,qualità dell’ordine pubblico , presenza di sistemi clientelari e mafiosi etc......) ma, per ciò che ci interessa direttamente, per la dipendenza dei sistemi di comunicazione dal sistema delle imprese : tanto più sono strutturati ed influenti i primi quanto più è strutturato il retroterra economico -finanziario di riferimento e viceversa tanto più debole e aleatoria è la presenza di giornali ,televisione, telefonia nelle aree povere del terzo mondo che non fanno notizia se non per qualche catastrofe o per qualche guerra regionale .

Su questo punto sarebbe da indagare il rapporto perverso tra comunicazione locale e globale per quanto riguarda il rapporto tra i media e la guerra ;la manipolazione delle notizie e l’indifferenza sono ingredienti ugualmente cinici del meccanismo di esclusione ;basta verificare il flusso delle notizie ,delle catene televisive ed editoriali come delle grandi agenzie di informazione AP, Reuter, etc...

 

 

Anti-trust , Authority,Auditel e dintorni

C'è un tentativo maldestro di esorcizzare la politica con la nascita delle così dette "Authorities" In realtà pur riconoscendo un aspetto sicuramente tecnico l'Authority sia per il sistema di elezione sia per il contenuto discrezionale del suo potere esercita un indubbio potere politico .

Similmente organismi di controllo come Auditel, Audi- press, Audiradio sono solo in apparenza neutrali; in realtà sono espressione delle imprese che investono in pubblicità ed esprimono scelte di parte ; comunque non si pongono la domanda se una buona trasmissione possa essere ascoltata più o meno di una cattiva .Esula dai loro compiti ogni giudizio critico perchè il compito e quello di misurare l'ascolto delle trasmissioni esistenti ,quelle stesse ( telequiz et similia ) che esistono proprio perchè finanziate dalle imprese, sponsor palesi od occulti .

Inoltre tramite l'assolutezza totalitaria dei giudizi ogni istanza o rivendicazione di gruppi culturali di minoranza viene cancellata .E' così avviene che non si potrà mai ascoltare nulla di critico e/o di ironico nei confronti del parossismo calcistico che al contrario trova nei media un potente veicolo di diffusione e di conferma della assolutezza dei suoi valori. Il cane si morde la coda!

Poi c'è da considerare il rapporto perverso con al politica :Non solo il linguaggio sportivo si è trasfuso nella politica ,che è intesa , a sua volta ,sempre più come un esercizio superficiale , dove gioca piuttosto l'appartenenza che il confronto delle idee ,la scelta di un colore e niente più. Ma c'è un rapporto più ambiguo e inquietante tra media e politica .

media e politica

A parte il caso italiano ,troppo noto per parlarne diffusamente è recente in Germania ( a proposito di Murdoch e del canale VOX tutto sesso e sangue ) la denuncia dello scambio tra aiuto elettorale e sostegno agli affari ;come altrettanto clamoroso è quanto avvenuto in Francia dove è stato censurato un reportage su Tv e giornali corrotti:domande compiacenti ,favori reciproci, tra giornalisti e uomini politici , compreso il Presidente che sceglieva i giornalisti di fiducia . Potenti addetti stampa e "pubblic relations men" sceglievano non solo le persone ma gli argomenti e persino le inquadrature delle telecamere!

Negli USA le note campagne scandalistiche hanno insidiato lo stesso Presidente della Repubblica per ricordare che i media come creano i presidenti così possono distruggerli.

Non migliore è la realtà locale dove una modesta classe politica non è meno arrogante dei parlamentari e dei Ministri e lancia una ipoteca sulla prossima terza rete ,lastricata di buone intenzioni come la via che conduce all'inferno.

Una voce controcorrente

Mi piace ricordare una conversazione di Danilo Dolci ,recentemente scomparso con Jurgen Habermas a proposito della presentazione del " Manifesto sui diritti nella comunicazione" Tra tanta sociologia della comunicazione che indaga i molteplici aspetti della vita dei media Danilo rivendicava il diritto-dovere di prender parte, di non essere asettici analisti ma di impegnarsi a fondo in una battaglia difficile ;mi interessa ciò che avete trovato più di quello che state cercando, avrebbe detto Togliatti ( e mi scuso per una citazione non più di moda )

" Quando tra persone si instaura un rapporto esclusivamente e continuativamente unidirezionale ,questo risulta violento "scriveva e aggiungeva".....anch'io penso che la persona si può mantenere e sviluppare solo se ci sono le condizioni di comunicare ,solo se queste condizioni non degenerano .Siamo noi stessi nella misura in cui siamo gli altri.

Un ascolto creativo, un arricchimento reciproco, una contaminazione tra culture; il contrario del restare ammutoliti davanti allo schermo televisivo senza capacità critica ,succubi del messaggio pubblicitario e delle connesse, occulte, persuasioni. Si veda, su questo , il libro attualissimo" La persuasione e la retorica" di Michelstaedter.

Il caso Microsoft

Lo scorporo e la fusione di grandi aziende comporta il licenziamento di decine di migliaia di addetti ma ciò non sempre è il sinonimo dello sviluppo di nuove tecnologie quanto piuttosto di cartelli finanziari di controllo delle tecnologie stesse.

L’esempio di Microsoft è emblematico non solo di una guerra tra giganti quali Netscape ,Sun etc....quanto piuttosto di una crisi del concetto stesso di anti -trust.

Il punto critico riguarda la definizione di "posizione dominante" e la ambiguità di un termine che non coglie la trasversalità dei settori produttivi e i loro rapporti con l'area della comunicazione in particolare .Prima avvengono fusioni e concentrazioni e poi ,molto dopo un intervento del legislatore o della magistratura non fa che sancire la nuova posizione dominante .

Mantenere distinti i due software o consentire a Microsoft la vendita di programmi per navigare su Internet (Explorer) in collegamento con il sistema operativo (Windows 98 )è come vendere un frigorifero e obbligare a consumare una sola qualità di bevande oppure è , al contrario, come vendere un ‘auto le cui componenti assemblate sono un tutto funzionale inscindibile? Non è facile rispondere anche perchè manca una gerarchia di valori e un sistema pubblico di riferimento che consenta di valutare e governare il sistema dei media .

Prevalgono invece le logiche dei sistemi proprietari ,le clausole contrattuali che sanciscono la prevalenza di un gruppo finanziario su un’altro, l’imposizione di royalties( vere e proprie "tangenti " sul Know -how tecnologico), l’esasperata difesa non tanto dei diritti d’autore quanto dei diritti di sfruttamento del prodotto intellettuale (che non può sopravvivere come pura idea, separato dalla realtà tecnica dell’impresa); infine, come nel caso Microsoft, la vendita di prodotti"integrati"la cui connessione non è funzionale se non ad un interesse proprietario. F.Carlini su Il Manifesto individua ad esempio un ruolo regressivo della telefonia USA :"persino il lodevole sforzo di cablare tutte le scuole e le biblioteche del paese (due miliardi di dollari all'anno) è stato dimezzato dalle proteste delle compagnie telefoniche che si stanno rivelando un vero e poderoso fattore di conservazione.

Dal lontano Sherman- act, approvato dal Congresso Usa nel secolo scorso, molta acqua è passata sotto i ponti. La legge scoraggiava intese di sindacato attraverso i controlli azionari incrociati perchè temeva il concentrarsi di un potere enorme nelle mani di pochi .

Oggi nel mondo della finanza dopo e insieme alle concentrazioni si assiste a fenomeni nuovi, una sorta di "deriva delle Galassie" che ricompone in forme nuove il carattere omogeneo o trasversale dei settori produttivi compresi quelli della comunicazione che non sono più aziende in crisi ;come ebbe a dire Luigi Einaudi :" aziende editoriali con bilanci in deficit ben altrimenti attivi!" ma aziende essenziali allo sviluppo del sistema delle imprese e, in qualche misura autonome , nel senso di essere portatrici di un progetto che precede e anticipa e non segue gli obiettivi della produzione mercantile ;si assiste infatti alla creazione di falsi bisogni soprattutto attraverso la pubblicità ; si sviluppa il così detto terziario produttivo.

I comunicatori rivendicano un ruolo guida e spesso lo assolvono egregiamente.

L'intervista di Romiti RCS

"C’è qualche cosa di nuovo in quel campo" (quello della multimedialità /ndr) ha dichiarato Cesare Romiti appena insediato nella nuova responsabilità nel settore editoriale di RCS

La sfida è il futuro della multimedialità e il confronto a livello internazionale .

Non regge secondo Romiti la separazione di stampa e televisione sancita dalla normativa italiana: quella norma in particolare che stabilisce la così detta opzione zero o meglio chi ha una posizione dominante nell'editoria non può al contempo possedere un canale televisivo nazionale e viceversa chi detiene canali TV nazionali non può avere anche un ruolo egemone nella carta stampata Tutto si basava sulla valutazione delle risorse complessive del sistema per limitare le posizioni dominanti che tuttavia restavano tali.

In effetti tale equilibrio che risale alla Legge Mammì fotografava una situazione dell'imprenditoria italiana dopo la scalata televisiva della Fininvest ed era caratterizzata da una forte differenziazione nella presenza del capitale finanziario nell'editoria nella telefonia e nella televisione .

L' intreccio pubblico- privato precedente alle privatizzazioni soprattutto di Telecom che oggi è controllata da un cartello che vede in posizione dominante la finanziaria della Fiat con una partecipazione azionaria dello 0,6%!

E’ questa la conseguenza del sistema delle " Publics companies" che hanno migliaia di azionisti ma il cui management ricade in gruppi di controllo molto ristretto.

Ogni imprenditore che si rispetti vuole cambiare le leggi, tutte quelle che determinano " lacci e lacciouli" alla libera attività imprenditoriale. Anche la Microsoft ,dopo il successo ottenuto dalla Corte suprema Usa ,oggi lancia il suo nuovo prodotto che sancirà, al di là di ogni dubbio, una posizione dominante, in barba a tutti gli anti-trust del mondo, e con buona pace di tutti i difensori e del mercato come ottimo auto- regolatore della concorrenza.

 

Rino Vaccaro

La comunicazione in rete*

 

Iniziamo una nuova rubrica di segnalazione dei siti web che interessano il sistema dei media e le comunicazioni .Sono gradite eventuali segnalazioni per i prossimi numeri .

Ministero delle comunicazioni

http://www.comunicazioni.it

Sito istituzionale. Servizi gratuiti. Oltre alla biblioteca (con vari archivi consultabili on line) e alla sezione dedicata all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, si possono consultare le tabelle di riferimento alle norme che regolano i servizi di telecomunicazione, radio-televisivi e postali. I testi integrali sono disponibili solo per alcuni provvedimenti.

 

 

Privacy.it

http://www.privacy.it/

Sito privato. Servizi gratuiti. Normativa in testo integrale sia italiana che comunitaria, documenti e circolari emessi dal Garante per la tutela della riservatezza, pubblicistica, modulistica. Utile punto di riferimento per l'aggiornamento sulla normativa in materia di tutela dei dati personali. Possibilità di porre quesiti, rubrica FAQ.

Interlex

http://www.interlex.com

Rivista telematica ad accesso gratuito La sezione "Fonti normative e documenti" riporta, ordinati cronologicamente, i testi integrali della normativa italiana, le direttive CEE e altri documenti ufficiali (proposte di legge, circolari e comunicati ministeriali, autorizzazioni del Garante per la protezione dei dati personali, ordinanze e sentenze). Servizio gratuito di aggiornamento via e-mail.

Medialaw

http://www.luiss.it/medialaw/it/index.htm

Sito privato realizzato nell'ambito del Corso di diritto dei mezzi di comunicazione di massa .Accesso gratuito. Normativa italiana, comunitaria ed estera, in testo integrale, concernente telecomunicazioni e Internet, radio-televisione, cinema, pubblicità, concorrenza, editoria, diritto d'autore, privacy. Rassegna ragionata di giurisprudenza tratta dal SIGICO, sezione deontologica dedicata alle iniziative di autodisciplina in ambito giornalistico e pubblicitario, link a risorse di settore, con percorsi giuridici tematici su libertà di espressione, computer crimes, crittologia, proprietà intellettuale.

AISTel

http://www.venus.it/aistel/index.htm

Sito privato a cura dell'Associazione italiana sviluppo delle telecomunicazioni, "associazione non a scopo di lucro il cui intento è quello di effettuare pressioni sulla classe politica e dirigente per indurla ad attuare alcune importanti e necessarie modifiche della legislazione italiana in materia di telecomunicazioni". Servizi gratuiti. Disponibili i testi integrali della normativa italiana recente, le direttive e risoluzioni dell'Unione europea, gli interventi dell'Autorità Garante della concorrenza e del mercato, proposte di legge, interrogazioni parlamentari, programmi elettorali delle politiche 1996 in materia di telecomunicazioni.

 

*) Aib/associazione italiana biblioteche

gruppo di studio sulla documentazione di fonte pubblica in rete

Coordinato dal dr Fernando Venturini