CURIOSITA'
Un tempo era fiorente a
Lago il lavoro artigianale; eccellevano due categorie,quelle dei coltellinai e dei
"caccavialli".
I primi costruivano un tipo di coltello assai usato in Calabria, caratteristico per la lama ricurva,in perfetto stile turco e per il manico di osso ricco di filettature in argento e oro.
I "caccavialli", invece, allestivano dei piccoli organi, che erano forniti di un mantice a mano e di canne verticali di stagno.
Tuttora si confezionano caratteristiche ceste
chiamate "sporte"e panieri di salice e canna spaccata.Una volta queste ceste
servivano per il trasporto della biancheria da lavare ai fiumi, del
"mursiallu"(spuntino) e del corredo personale della promessa sposa
nell'abitazione dello sposo.
Rinomati erano i telai a mano per la tessitura della seta, del lino,della lana di pecora e della stoppa che si ricavava dalle umili ginestre.Il processo di trasformazione della ginestra in filo da tessere era semplice.In autunno si falciavano i virgulti di ginestra che, raccolti a mazzetti e bolliti, si mettevano a macerare per 48 ore nelle acque dei fiumi.Poi venivano sfilacciati e battuti con una mazza di legno, finchč restavano le fibre da filare. Con i tessuti di lana e stoppa,ottenuti da telai a mano, venivano confezionate coperte, mentre con quelli ottenuti dal filo di cotone e dalle stoppe di ginestra si confezionavano sacchi, sacconi per materassi, strofinacci e con il filato pił sottile lenzuola.