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Guida allo studio:

LA MOTIVAZIONE

Come coltivare la voglia di apprendere per salvare la scuola

del Dr. Mario Polito

 Per ordinare il libro scrivere a Franco Muzzio Editore Padova: E-mail: mariorib@tin.it, Via Makallé 97, 35128 Padova. Tel. 049-8712477 Fax 049-8713651.

Contenuto del libro

LE CARATTERISTICHE DELLA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE

1.      Motivazione come manipolazione e motivazione come rispetto del bisogno di autorealizzazione.

2.      Motivazione estrinseca e motivazione intrinseca.

3.      Motivazioni consce e motivazioni inconsce.

4.      La motivazione maschile e la motivazione femminile.

5.      Cambiamenti della motivazione nel ciclo evolutivo.

6.      Atteggiamento educativo come fonte di motivazione.

7.      Priorità della motivazione sul metodo di studio.

8.      Priorità della motivazione sull’intelligenza.

9.      Il conflitto tra motivazioni contraddittorie.

10. Il ciclo della motivazione

11. Consapevolezza del proprio livello motivazionale.

12. Il tempo della motivazione.

 

COME SI DISTRUGGE LA MOTIVAZIONE

1.      La convinzione di incapacità e sensazione di impotenza come negazione della tendenza verso l’autorealizzazione.

2.      La distruzione dell’autostima.

3.      La costrizione allo studio.

3.1.           L’iperstimolazione.

4.      L’eccesso di gratificazione indotto dal consumismo.

5.      La didattica senza anima e senza creatività.

6.      La mancanza di comunicazione e di dialogo.

 

 

STRATEGIE PER COLTIVARE LA MOTIVAZIONE

IL BISOGNO DI COMPETENZA

1.      La sensazione di competenza come sostegno della motivazione.

1.1.           Distinzione tra "competenza" e "sensazione di competenza".

2.      Escogitare situazioni di apprendimento orientate alla competenza.

3.      Incoraggiare a studiare per la sensazione di competenza e non per il voto.

4.      Dosare l’aiuto per insegnare ad essere autonomi.

5.      Stimolare l’automonitoraggio per percepire meglio la sensazione di competenza.

6.      Sostenere ogni studente nella sua tendenza verso l’autorealizzazione.

7.      Avvicinamento alla meta e sensazione di competenza.

7.1.           Premiare lo sforzo di avvicinamento alla meta.

7.2.           L’esempio come percorso accessibile di avvicinamento alla meta.

8.      Facilitare la consapevolezza del proprio funzionamento mentale.

9.      Evocare le risorse e la fiducia in se stessi.

10. Stili di apprendimento e sensazione di competenza.

11. La competenza degli ultimi della classe.

12. La sensazione di competenza degli insegnanti.

 

IL BISOGNO DI AUTOSTIMA

1.      Prendersi cura dell’autostima degli studenti.

1.1.           Bassa autostima ed eccesso di autostima.

1.2.           Autostima e valutazione del successo e dell’insuccesso.

2.      Rinforzare l’autostima rendendo visibili le competenze acquisite.

3.      Autostima ed aspettative di successo.

4.      Le aspettative degli insegnanti.

4.1.           Evitare aspettative troppo alte.

5.      Generare alternative ottimistiche.

 

 

IL BISOGNO DI APPRENDERE

1.      Naturale tendenza a conoscere.

2.      Bisogno di apprendere in vista dell’adattamento creativo.

2.1.           Adattamento creativo ed orientamento scolastico.

3.      Soffocamento del bisogno di apprendere.

4.      Bisogno di apprendere e consapevolezza di non sapere.

5.      Sapere "spendibile" e sapere libero.

6.      Bisogno di apprendere in funzione dell’autorealizzazione.

6.1.           Insegnare ad ascoltare i propri bisogni di apprendimento e ad automotivarsi.

6.2.           La scoperta del proprio stile cognitivo.

1.      7 Libertà e impegno formativo.

7.      Svolgimento del programma ed autorealizzazione.

8.      Partecipazione alle decisioni

 

L’INVESTIMENTO AFFETTIVO

1.      Gli affetti nell’apprendimento.

1.1.           Evocare le risorse affettive.

1.2.           Il dialogo come valorizzazione dell’altro.

1.3.           Ascolto empatico dei bisogni dello studente.

1.4.           La relazione educativa come contenimento dell’ansia.

1.5.           Presentazione entusiastica delle informazioni.

1.6.           Potenziare l’intelligenza emozionale.

1.7.           Valorizzare l’esperienza di apprendimento dello studente.

2.      L’interesse ad apprendere come investimento affettivo.

2.1.           Interesse e forza del carattere.

2.2.           Interesse e significato.

2.3.           Distinguere tra interessi autentici ed interessi indotti.

3.      Seminare i contenuti disciplinari sul terreno degli interessi.

 

 LO SFORZO PIÙ GRATIFICAZIONE

1.      Sforzo come concentrazione verso uno scopo significativo.

2.      L’importanza dell’impegno secondo gli insegnanti.

3.      La lezione formativa della pratica dello sport.

4.      Il significato dello sforzo in vista di una gratificazione.

4.1.           Frazionare la fatica per facilitare la sensazione di competenza.

5.      Non studio facile ma studio significativo.

6.      Guadagno monetario e guadagno di autorealizzazione.

7.      Il vantaggio della sensazione di competenza.

8.      Il vantaggio ambiguo del premio esterno.

 

 

INSEGNAMENTO CREATIVO

1.      Creatività nell’insegnamento.

2.      Prendersi cura del processo di apprendimento.

3.      Consapevolezza della prospettiva educativa del proprio stile didattico.

4.      Fornire strategie di apprendimento per "imparare ad imparare".

5.      Educazione alla complessità.

6.      Studiare non per la scuola ma per la vita.

7.      La cultura come processo di chiarificazione dell’esperienza.

7.1.           L’attenzione come disponibilità verso l’esperienza

7.2.           La curiosità come spinta verso la conoscenza.

8.      Novità e creatività.

9.      "La valigetta delle sorprese".

10. Apprendimento per scoperta.

10.1.       Insight ed apprendimento

11. L’errore come risorsa conoscitiva.

12. Didattica del problem solving.

12.1.       Condivisione e problem solving.

12.2.       Esempi per una didattica del problem solving.

 

 

COMUNICARE IN CLASSE

1.      Saper comunicare per poter motivare.

1.      2.1. Frasi che fanno fiorire a motivazione.

2.      2.2. Frasi che distruggono la motivazione.

3.      La gentilezza nella didattica.

4.      La motivazione ad apprendere in gruppo.

5.      Narrazione e motivazione.

5.1.           Evitare le "false domande".

6.      La valutazione come comunicazione.

7.      Valutazione deterrente e valutazione valorizzante.

8.      Caratteristiche della valutazione che valorizza.

 

CONCLUSIONE

BIBLIOGRAFIA

INDICE

E-mail: mpolito@keycomm.it

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