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La bestia stava immobile con le zampe scostate, con gli occhi fissi sulla muleta. Manuel larrotolò nella mano sinistra e gli occhi del toro seguivano i suoi movimenti. (...) Pensava in termini del mestiere. Un pensiero talvolta gli balenava in testa, ma non ricordava il termine e allora non afferrava il pensiero. Listinto e la pratica lo facevano muovere come un automa, il suo cervello lavorava con lentezza e soltanto in parole. Sapeva tutto sui tori. Non aveva da pensarci, doveva fare solamente quella data cosa al momento giusto. I suoi occhi osservavano, il suo corpo compiva i movimenti necessari, senza che il pensiero vi partecipasse. Se pensava, era finita. (Hemingway, Linvitto, p. 322) |
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