La realtà è dinamismo.
E' vita, azione. Non c'è nulla in essa che faccia pensare a staticità
(ad eccezione di alcune persone!). La stessa conoscenza nasce dalla
contrapposizione netta e necessaria tra il "questo" (il soggetto),
ed il "questi" (l' oggetto). Se tali presupposti sono giusti, è innegabile
che non possa esistere un qualcosa, e quindi anche una verità, che sia
fissa, immutabile e statica tale che, in un certo momento si possa dire:
"Fermati, o pensiero, la verità è questa!". La parola d' ordine deve essere
"storicizzare" ogni situazione, ogni comportamento. Ciò tuttavia non vuol
dire che nell' analisi della Storia possiamo approvare comportamenti
deviati in nome di una non meglio precisata "esigenza storica".
Ogni comportamento deve essere valutato obbligatoriamente attraverso
l'ottica dell' interazione, e sopratutto della conciliazione fra gli
esseri umani. Questo risulta evidente sopratutto se osserviamo con attenzione
ogni storia , anche quella del più semplice essere umano. Nessuno può
affermare con cognizione di "essersi fatto da sè". A rigore, infatti,
ciò significherebbe che nella sua esistenza non vi sia stata nessuna ingerenza
da parte di cose,animali e persone. Ognuno di noi è, invece, indiscutibilmenete
plasmato dai genitori che lo hanno allevato, dalla nazione in cui è cresciuto,
dalla città e persino dal quartiere in cui ha vissuto.
A questo punto la domanda da porsi ptrebbe essere:
"Da dove comincia tutto ciò?". La risposta Hegeliana è sconvolgente: Da una
necessità intrinseca della vita. Non ha senso infatti chiedersi da dove essa cominci,
bensì come essa sia fatta, quali sono i fattori che la plasmano, la indirizzano.
Si potrebbe obbiettare che in tal modo la domanda è stata solo aggirata. In realtà
alla domanda circa il dove la vita cominci, non vi è, e non vi può essere una
risposta soddisfacente. Infatti ogni pseudo realtà che si possa indagare in tale direzione
è ovviamente, in quanto trascendente nel senso più rigoroso del termine,
inindagabile dal punto di vista delle strurrure mentali del nostro conoscere.
Ne consegue che la verità è che : qualcosa di fisso, immutabile, non esiste.
Non esiste una "definizione" della realtà.
Esiste invece un metodo, un modo per comprenderla,
e per cercare di fare di questo mondo il migliore dei mondi possibili.
siti interessanti sulla rete:
scientific panteism.
L.S.S. A. Labriola.
Per informazioni, commenti, suggerimenti, contestazioni, precisazioni.......
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