In una parola ci ha informato che in questa città non esiste il diritto di esprimere un’opinione diversa, né di esprimere un punto di vista critico sulla religione cattolica, che oggi più che mai, al di là della forma, è religione di stato. Nel 1900 la regia polizia vietò a Roma una commemorazione del rogo di Giordano Bruno in Campo de’ Fiori con motivazioni di ordine pubblico analoghe a quelle oggi accampate dal "democratico" questore di Torino.
Avere un’opinione diversa costituisce un problema di ordine pubblico, così, dopo il divieto agli squatter, è giunto il divieto anche per noi… I sindonbusters avevano convocato al Balôn per sabato 23 maggio dalle 11 alle 17 un momento di festa, di incontro, di controinformazione per tutti quelli che in questa città vogliono tirar fuori la testa dalle tante lenzuola che i potenti stendono come un sudario sulle aspirazioni di libertà e giustizia.
Gli Enti Locali sperperano miliardi per l'ostensione della Sindone e la visita del papa, la città viene militarizzata, si scatena la repressione contro i non 'normalizzati', il governo ulivista finanzia Giubileo e scuole cattoliche, la Chiesa dopo aver normalizzato ogni dissenso interno si propone paradossalmente come unica autorità morale del mondo e in compagnia di Fini tuona contro omosessuali, aborto e contraccezione.
Circolo Culturale Maurice OUT! Gay e lesbiche in movimento - Comitato Chiapas di Torino, Federazione Anarchica Torinese - FAI, Socialismo Rivoluzionario (Federazione Piemonte)