LE MASSIME CARICHE DELLO STATO CONTRO IL VATICANO


Roma, 23 maggio 1997

Il ministro Napolitano avrebbe dichiarato lo stato di allerta negli ospedali in cui si pratica l'interruzione di gravidanza, in seguito all'invito espresso ieri dal papa ai militanti del cosiddetto "Movimento per la vita" a recarsi negli ospedali per "impedire l'uccisione degli innocenti". Il ministro avrebbe dichiarato che "Chiaramente, con questo invito, il papa fa esplicito riferimento all'attivismo antiabortista di quel paese medievale che sono gli USA, dove vengono uccisi medici che praticano gli aborti e le donne che vi si sottopongono". "Invito la magistratura a compiere gli accertamenti necessari per arrivare all'incriminazione del polacco per istigazione a delinquere"
Per parte sua, la Farnesina con un secco comunicato ha stigmatizzato le dichiarazioni del papa. Parlando coi giornalisti, Dini ha affermato che "Karol non poteva scegliere un momento peggiore per fare il furbo. Ora che le guardie svizzere sono prive di un sicuro comando, sarà un gioco da ragazzi fare un'azione di forza e ripristinare la legalità, insediando un papa italiano".
Scalfaro ha reagito all'intromissione del papa negli affari italiani con una durissima reprimenda, che ha lasciato ammutolita la sala stampa: "Oggi - ha detto - è un giorno particolare"

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