All'alba gocce di rugiada
scorrono sulla ragnatela
passando da un filo all'altro,
così viaggiano le intenzionalità
sui percorsi dei pensieri
di una verità troppo elaborata
ma mai completa.
Energia si libera dai ricordi
che affiorano ed esplodono,
sacrificio e cibo virtuale
dell'essere che viaggia
fra la mente ed il cuore
carburante necessario
al lavoro del ragno
che costruisce la tela.
All'alba successiva
nuovi sogni si ricostituiscono
sogni precari come i precedenti.
Il ragno amplia la sua tela
che ogni tanto si rompe.
I ricordi passati e i
sogni presenti si fondono
ma….
All'alba gocce di rugiada
scorrono sulla ragnatela
passando da un filo all'altro,
riflettendo ad ogni rumore
la chiara luce del mattino.
Rondini volano basse
garrendo la sveglia
che le porterà numerose
nel cielo come ogni anno
a ricostruire percorsi
che i miei occhi osserveranno felici
alla inconsapevole ricerca e sorpresa
di un bianco immaginario gabbiano solitario
mentre là lontano nel cielo vuoto
esploderà la curiosità
di scoprire dentro ai miei occhi
quell'energia, quel vuoto dentro di me
che mi inchioda in contemplazione
a meditare sulla mia mente
e su quel punto blu lontano.
Contemplare energia
dentro e fuori di sé,
esprimersi in un linguaggio
che non cadrà mai nella ragnatela,
ma di cui essa è parte
come le rondini
come la mente
come le gocce di rugiada limpide e leggere
come il pensiero che non riesce a catturare tutto
che può solo fermarsi a guardare,
contemplare, rimanendo sospeso
nell'ambiguità delle sue capacità e delle sue riposte.